ALCAMO- Non passa mai di moda, purtroppo, l’ argomento riguardante l’ospedale di Alcamo. La città ha posto numerose volte l’attenzione su quella che è la questione dell’ assistenza sanitaria all’ interno di una struttura ospedaliera cittadina. Ad oggi, non esistono ancora delle novità e la questione sembra cominciare a scemare. Di tanto in tanto c’è chi, però, risolleva il problema rimettendo la questione nelle mani dell’amministrazione comunale, ma soprattutto di quella regionale.
Il Circolo del Big Bang di Alcamo ha espresso la sua opinione sulla questione ospedale, dopo un comunicato dell’ On. Iacolino pubblicato la settimana scorsa, proprio a questo proposito. Lo stesso comunicato stampa del Big Bang cita l’iniziativa di Iacolino con qualche velata critica al suo tardivo interesse nei confronti della questione. Allo stesso modo, anche all’interno del Consiglio comunale si registra un calo di attenzione sull’argomento e un esagerato interesse nei confronti di questioni più leggere e decisamente meno rilevanti.
“Buon ultimo, l’Europarlamentare Iacolino scopre che la riforma sanitaria, voluta fortemente dal governo Lombardo e dall’Assessore Russo, risponde solo a supposti criteri di risparmio (con qualche evidente attenzione speciale nel territorio catanese, aggiungiamo noi) e non alle vere e sacrosante esigenze di salvaguardia della salute dei Siciliani.
Alcamo, con le precedenti amministrazioni, ha protestato ripetutamente e chiamato a raccolta in tante occasioni tutta la città a difesa del nostro ospedale.
Tante promesse, zero risultati. Oggi Alcamo non ha più sostanzialmente il suo ospedale!
Nonostante la tardiva coscienza dell’On. Iacolino, sebbene distante dalle nostre posizioni politiche, ne condividiamo gli intenti e la lotta per la difesa concreta della sanità pubblica (liberata dal contagio del virus del clientelismo) e con essa la difesa della salute degli alcamesi, lasciati indifesi con la promessa del nuovo ospedale.
Anche gli alcamesi, a nostro parere, devono presto riprendere la lotta per rivedere quel piano, che concentra nel triangolo Trapani-Marsala-Castelvetrano i servizi ospedalieri, e abbandona i cittadini del nord della provincia (che facevano capo ad Alcamo) al destino e alla fortuna.
Non è mai troppo tardi per tornare a difendere la vita e far nascere i nostri bambini nella nostra città.
Chiediamo urgentemente al nostro Sindaco di far sentire forte la voce degli alcamesi a Palermo, invitando il Governatore Crocetta a riprendere quel piano e, senza dimenticare le giuste esigenze di bilancio, lo modifichi per dare anche a noi, siciliani come gli altri, quell’ ospedale e quei servizi sanitari che ci facevano sentire più sicuri e più protetti.
Pertanto chiediamo al Sindaco di Alcamo, di incontrare il Governatore Crocetta, magari insieme all’On. Iacolino, per concordare una soluzione immediata per l’ospedale di Alcamo.
Inoltre, invitiamo il Consiglio Comunale di Alcamo, che da mesi sembra assoito da lotte intestine, di impegnarsi a discutere dei problemi seri che affliggono la città, tra questi la questione dell’ospedale”.