PALERMO. Era stato arrestato insieme al fratello nel febbraio 2013 e scarcerato poco dopo.
Con due distinte ordinanze il Tribunale di Palermo – Sezione per il riesame aveva annullato, lo scorso 13 marzo, le ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Marsala, nei confronti dei fratelli Michele Claudio, detto Giovanni, e Giuseppe Vaiana, che erano stati arrestati dai carabinieri di Castelvetrano lo scorso 16 febbraio ritenuti gli autori dell’omicidio, avvenuto il 24 agosto 1990 in un ovile di contrada Dionisio, a Campobello di Mazara, di Paolo Favara, 30 anni, e di Caterina Vaiana, 33 anni, rispettivamente cognato e sorella dei presunti assassini. Lo scorso ottobre, la Corte di Cassazione ha accolto il ricorso proposto dal Procuratore della Repubblica presso il Tribunale di Marsala, annullando entrambe le ordinanze del riesame con cui fu disposta la scarcerazione dei fratelli Vaiana.
Del caso si è pertanto occupata una diversa Sezione per il riesame del Tribunale di Palermo che, ritendendo sufficientemente grave il quadro indiziario nei confronti di Michele Claudio Vaiana, ha disposto nei suoi confronti il ripristino della misura della custodia cautelare in carcere. Ad incastrare l’uomo ci sarebbero anche, varie conversazioni intercettate nel corso dell’indagine denominata “Cold Case” che avvalorerebbero l’ipotesi del suo coinvolgimento nell’efferato duplice omicidio.
L’uomo è stato dunque tratto nuovamente in arresto lo scorso 27 gennaio, dai Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Castelvetrano, che lo hanno condotto presso la casa circondariale di Trapani, dove è attualmente ristretto. Confermato, invece, l’annullamento della misura cautelare nei confronti del fratello Giuseppe, detenuto agli arresti domiciliari per altre cause.