Una delle più antiche e prestigiose istituzioni culturali della Regione potrebbe presto chiudere come conseguenza della decisione del Governo regionale di eliminare le Province. Le conseguenze di ordine finanziario e gestionale di questa decisione potrebbero ben presto far chiudere i battenti alla Biblioteca Fardelliana, i cui soci condotanti sono il Comune di Trapani e, appunto, la Provincia. Diversi sono stati i tentativi fatti dall’Amministrazione comunale per ovviare al problema, dall’erogazione della quota di compartecipazione a carico della Provincia, fino all’estremo tentativo di ottenere che l’Assessorato regionale per i Beni culturali si sostituisse alla Provincia nel fornire il necessario sostegno economico, tutti tentativi, però, che non hanno sortito alcun effetto. Il sindaco Damiano ha dichiarato che “La dotazione di 210.000 euro, che il Comune di Trapani ha previsto in Bilancio con alto senso di responsabilità, consentirà alla biblioteca, sempre più frequentata da giovani studenti (molti dei quali provenienti da altri comuni), di sopravvivere ancora per qualche mese. Esaurita la dotazione, se Regione o Provincia non interverranno con l’assegnazione della restante somma, sarà adottata l’amara e sbalorditiva decisione di chiudere la massima espressione culturale di un intero territorio”. Espressione culturale che con i suoi 180mila volumi, 400 manoscritti, 120 preziosi incunaboli, 693 cinquecentine, preziose stampe, fra le quali quelle del Piranesi, e gli Atti del Senato dal 1300 al 1799, si colloca per importanza culturale ai primi posti in Sicilia dopo Palermo, Catania e Messina.