CASTELLAMMARE DEL GOLFO. L’associazione cambiamenti pungola il Presidente del Consiglio comunale Domenico Bucca. Con un articolo sul proprio sito, lamentano la mancata convocazione del Consiglio Comunale. Il Consiglio non è stato convocato nei mesi di settembre, ottobre e gennaio. La nota dell’associazione cambiamenti cita l’articolo 15 dello statuto comunale: “Il presidente ha l’obbligo di convocare il consiglio comunale almeno una volta al mese e tutte le volte che necessita ed inoltre ha l’obbligo di assicurare una adeguata e preventiva informazione ai gruppi consiliari ed ai singoli consiglieri sulle questioni sottoposte al consiglio”.
La nota continua rivolgendosi direttamente al Presidente del Consiglio: “Caro Presidente del Consiglio Domenico Bucca ha forse dimenticato questo articolo dello statuto o forse non ne era a conoscenza? Statuto che possiamo paragonare alla Costituzione del nostro Stato, ma che in uno dei suoi punti fondamentali non sta venendo rispettato. Forse – continua la nota sul sito ufficiale di cambiamenti – non vi è nessuna necessità di convocare nessuna seduta perché tutto va bene, anzi benissimo! I lavori del porto sono ripresi, le strade sono in perfette condizioni e il randagismo a Castellammare è solo un lontano ricordo… Ma non ci pare l’attuale situazione del paese. Come recita l’articolo 18 “Il consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico-amministrativo”, organo che raramente viene interpellato in merito a decisioni della giunta, ma che si pone spesso come spettatore delle decisioni assunte nella stessa. Da un lato è comprensibile che il Consiglio non si riunisca se non ci sono atti deliberativi da votare (e ci interroghiamo anche su questo), evitando così sprechi di denaro pubblico: non vogliamo essere semplici spettatori e dover essere solo di protesta, nei casi in cui ce ne fosse bisogno, ma nelle sedi ufficiali vorremmo essere soprattutto di proposta.
Dall’altro lato è necessario che si rispetti lo statuto e che ci si riunisca almeno una volta al mese, perché vi è l’esigenza di discutere le interrogazioni e le interpellanze che via via si accumulano. Interpellanze che spesso nascono dai cittadini, i cui diretti rappresentanti sono proprio i consiglieri comunali. Vede Presidente, in Consiglio abbiamo proposto, dopo aver esposto un’interpellanza, l’attuazione del Regolamento di accertamento con Adesione; suggerimento che è stata accolto dall’amministrazione con la delibera 331/2013. Questo è solo un esempio ma noi siamo convinti che lo scambio di opinioni in consiglio possa aiutare a migliorare il nostro amato paese.”