MARSALA- Il Tribunale di Marsala ha assolto Ciro Caravà dall’accusa di associazione mafiosa, motivo per cui il Comune di Campobello fu sciolto per infiltrazione mafiosa ed è attuamente amministrato da commissari. Le indagini avevano, infatti, portato a sospettare l’ex primo cittadino di Campobello di Mazara di rapporti con esponenti della famiglia mafiosa campobellese capeggiata da Bonafede.
La sentenza del Tribunale di Mazara ha però disposto la scarcerazione immediata dichiarando Caravà non inserito nell’attività mafiosa, nè venutone a contatto. L’operazione Campus belli del 2011, che ha coinvolto l’ex Sindaco, ha portato anche all’arresto di Simone Mangiaracina, di 76 anni, condannato a 13 anni di carcere, e Cataldo La Rosa, di 48, condannato a 12 anni, considerati il “braccio operativo” dell’anziano boss di Campobello di Mazara Leonardo Bonafede, di 81 anni, assolto dall’accusa di intestazione fittizia di beni.