PALERMO. Il dna trovato sul fucile calibro dodici usato per uccidere Mauro Rostagno sembra altamente compatibile con quello di Vito Mazzara, da tempo ritenuto dall’accusa l’esecutore materiale del delitto. Mazzara è imputato alla Corte di Assise di Trapani insieme al mandante Vincenzo Virga. Questa scoperta, resa possibile dai biologi Carra e Di Simone e dallo statistico forense Presciuttini, è un ulteriore passo in avanti sull’omicidio.
L’arma si era spezzata durante l’esplosione del colpo e gli esperti hanno esaminato una parte del fucile a pompa, quella rinvenuta sul luogo del delitto, vicino la comunità Saman. Gli esperti saranno sentiti il 26 febbraio in corte d’appello per rendere note le loro conclusioni.