Il sorteggio degli assessori e l’ironia di Abc

ALCAMO. Da settimane si attende il tanto annunciato e atteso rimpasto di giunta che di rimpasto poco dovrebbe avere in quanto si prospettano nomi assolutamente “nuovi” che però stentano ad essere resi pubblici definitivamente.

Veti, malcontenti, nomine, e poi ancora proposte, autocandidature e ritrattazioni si succedono ad ogni ora e la squadra di governo della città sembra essere sempre lì lì per nascere per poi abortire qualche minuto dopo.

Sulla questione interviene il Movimento Abc, grande avversario dell’attuale amministrazione, in quanto con essa si è giocata la campagna elettorale e poichè tra le due parti non è mai corso buon sangue. La situazione appare propizia ad un movimento che sull’ironia e la satira ha basato una parte della sua campagna elettorale e adesso è impossibile non cogliere la palla al balzo per incalzare:

“Sembra uno scherzo di carnevale, invece è quello che sta realmente succedendo ad Alcamo. Un sindaco, costretto ad attuare l’ennesimo rimpasto, che tenta di formare una giunta a costo zero. Chiede, s’informa, tratta, ritratta, corteggia, annuncia, ritira (ma non si ritira), chiede le dimissioni (ma non si dimette), infine lancia un appello che ha il sapore di un disperato SOS. Fa diffondere un annuncio per cercare un assessore, uno tra i più importanti della giunta, quello all’urbanistica, che svolga la sua attività a titolo volontario e non retribuito”

Un intervento, quello di Abc, che non risparmia le aspre critiche e sottolinea tutte le storture di una situazione che sta raggiungendo i limiti del paradossale in quanto non si tratta di speculazioni giornalistiche come spesso accade quando si paventa un rimpasto ma della manifesta volonta di un sindaco che giorni settimane fa ha annunciato di voler cambiare squadra e al suo annuncio non ha ancora dato seguito.

“L’assurdità politica di questa proposta “innovativa” è sintomo della totale incapacità a rispondere ai bisogni dei cittadini. Bonventre e i suoi sembrano profondere il loro impegno nell’inventarsi piccoli trucchetti, nel tentativo mai riuscito di mascherare la paralisi in cui hanno ricacciato la città. L’inefficienza amministrativa, elevata a principio ispiratore, è evidenziata nei fatti dalle drammatiche condizioni di immobilismo, degrado e abbandono in cui Alcamo versa da ormai due anni: temporeggiare con false aperture alle parti politiche, giocarsi la fiducia delle categorie produttive e della società civile, chiedere soluzioni a chi espone i problemi… E adesso l’ultima farsa da baraccone di una compagnia di attori mediocri in inesorabile declino- continuano i sostenitori di abc.

“Ma il sindaco Bonventre è un uomo solo: sarà un caso se nessuno si è ancora offerto, se tanti si negano? Al suo slogan elettorale “Io ci credo” non crede più nessuno, nemmeno i suoi, se mai ci hanno creduto. Nessuno vuole più avere a che fare con quest’amministrazione, forse congelata dalla nascita, di sicuro immobile. Suggeriamo un’ulteriore svolta nel tentativo disperato di risolvere questa crisi. Nell’antica Grecia le cariche di responsabilità venivano sorteggiate tra i cittadini: chissà che non possa essere questa la soluzione dell’impasse…”- concludono.

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Simona De Simone, psicologa e psicoterapeuta. Divoratrice instancabile di libri e del buon cibo. Appassionata di scrittura e mamma di Alqamah sin dal principio.