ALCAMO- Un Pd sconosciuto. E’ questa l’ espressione utilizzata dai componenti della Direzione del Partitio Democratico di Alcamo per esprimere il senso di distacco nei confronti della gestione del gruppo politico. In una lettera Salvatore Cangemi, Gabriele Morrone, Roberto Calvaruso, Ylenia Settipani, Vincenzo Mulè, Antonella Ricotta, Vincenzo Santangelo, Margherita Di Bartolo, Giuliana Lucchese, Vincenzo Amodeo, Irene Milana e Antonino Lauria si rivolgono al proprio partito e si definiscono “insoddisfatti dell’operato del Segretario Canzoneri e della sua segreteria”.
In primis, i giovani componenti del direttivo rivolgono la loro attenzione all’operato del Segretario Canzoneri: “Sono passati ben cinque mesi dall’elezione del nuovo segretario del PD alcamese e di lui si ricordano solo due interventi ufficiali : il plauso per la traslazione della salma di Padre Bartolomeo Palumbo, la solidarietà all’ex senatore Papania e poco altro”.
Nasce proprio da questo l’insoddisfazione nei confronti di un’azione poco incisiva e che non guarda al fare come una risorsa per migliorare le condizioni della città, con lo scopo di stimolare una riflessione seria sulle problematiche cittadine. Una critica seguita da alcuni esempi che hanno visto il PD intrappolato nella rete dell’immobilismo pratico riguardante tematiche di interesse comune.
“Momenti e argomenti su cui intervenire per migliorare l’azione politica e amministrativa della nostra città-continua la missiva- ne sono passati una quantità notevole, ma segretario e segreteria sono rimasti ostinatamente spettatori muti:
– Tares: che fine hanno fatto le isole ecologiche e perché l’ultimatum del Sindaco passa invano dopo oltre 50 giorni? La revisione dei conteggi a seconda delle varie categorie, la maggiore dilazione per chi ha importi notevoli da pagare, la rimozione di chi è stato causa di errori nei conteggi…
– Ospedale: perché si lascia intervenire sull’argomento solo l’On. Iacolino e l’On. Palmeri e non si prende alcuna posizione?
– Piano triennale delle opere pubbliche: è stato recentemente approvato ma nulla si sa sui contenuti del piano e se c’è un barlume di idea di miglioramento.
– Le presentate dimissioni del Consigliere PD Vario in Consiglio Comunale: cosa hanno sortito? Che posizione ha preso la segreteria?
– Semipedonalizzazione: dal 31 gennaio si attende di sapere cosa sarà del provvedimento natalizio sulla principale via del salotto della città, qual è il progetto del PD?
– Assessori: come si può tollerare un vuoto di quaranta giorni per la nomina del nuovo esecutivo? Qual è il programma di rilancio di questa Amministrazione per i prossimi tre anni? Qual è il pensiero della segreteria sulle dimissioni minacciate in Consiglio Comunale e che avrebbe presentato un minuto dopo la fine del Consiglio dall’Assessore Abbinanti a causa delle mortificazioni subite da lui e dagli altri Assessori per il loro operato da parte del Sindaco?”.
Un elenco di tematiche scottanti per il Partito Democratico e per l’intera cittadinanza che esigono una riflessione da parte delle istituzioni e delle forze politiche. E ancora la lettera prosegue: “ L’elenco potrebbe continuare ancora (occupazione da parte del Consigliere Caldarella per lo sblocco delle concessioni edilizie, riorganizzazione del personale, incentivi al lavoro, autobus elettrici, piste ciclabili, verde pubblico, nuovo bando per l’affidamento della sosta a pagamento, monte Bonifato, il controllo della movida …) ma ci fermiamo qui perché pensiamo che sia sufficiente a dimostrare che la segreteria alcamese del PD con in testa il Segretario Peppe Canzoneri si è dimostrata incapace, distratta e inconcludente sia nel dialogo politico con la città che nella sua funzione di stimolo energico verso l’Amministrazione che, ricordiamo, dovrebbe essere di centro sinistra. La città ha tantissimi problemi e chi dirige il maggiore partito all’interno dell’Amministrazione Comunale non si occupa delle difficoltà degli alcamesi, non si propone con idee e programmi, ma perde tempo assorbito completamente dal toto assessori e con beghe di palazzo che di certo non risolvono i problemi degli alcamesi”.
Per tutte queste ragioni i componenti della Direzione del PD di Alcamo hanno chiesto che sia al più presto convocata una riunione della Direzione in cui “il segretario spieghi l’assoluta insufficienza della sua azione e siano discussi con un’assemblea aperta a tutti gli iscritti, i problemi della città dimenticati e, in una parola, il PD torni a occuparsi della Città di Alcamo e degli alcamesi”.