Giochi e scommesse: ad Alcamo colpiti di più i minorenni e gli anziani

La crisi imperversa, seppure con rari sprazzi di miglioramento ancora non del tutto stabilizzati e la gente non sa più a quale “santo” rivolgersi pur di raggiungere una condizione di vita migliore. Questa l’istantanea della nostra società e della sensazione di brancolare nel buio di un tunnel di cui non si vede ancora la fine. Un argomento di vera attualità ed evidenza che ogni giorno si mostra di fronte gli occhi di tutti senza pudore e vergogna. Un articolo pubblicato sulla rivista l’Espresso, firmato da Arianna Giuntidi, mostra come l’attuale situazione di crisi abbia aumentato in maniera esponenziale la richiesta, da parte della gente comune, quella che non arriva a soddisfare i propri bisogni primari alla fine del mese, di amuleti trova-lavoro, consulenze astrali online ricambiate da offerte da oltre mille euro per combattere il destino avverso. Carte e magia sono ritornati ad essere il nuovo metodo per scacciare il malocchio e sfuggire al fato avverso che relega a condizioni di quotidiana sofferenza e stento. Manca la serenità e la possibilità di trascorrere una giornata senza l’ansia di doversi arrampicare tra le maglie fitte di una società a cui tanto si deve, ma che in fondo, poco restituisce.

Quello delle scommesse e dei giochi è un fatto che anche ad Alcamo sembra avere il suo peso. Durante l’ultimo decennio, infatti, si è assistito ad un incremento dei luoghi in cui poter giocare e a “Bet point”. Ad aggiungersi a questo fermento ludico, anche il lotto e i “gratta e vinci” all’interno delle nostre tabaccherie. La sera, prima di tornare a casa, molti alcamesi tentano la fortuna in  diversi modi e non si può certo dire che non faccia effetto vedere gente che consegna nelle mani del tabaccaio somme incontrollate di denaro invece di portarli a casa.

La sensazione che si ha, a tal proposito, è di una certa quantità di persone sul territorio di Alcamo che alimenta questo flusso economico non realmente visibile, ma palpabile solo in determinati orari del giorno o della notte. Quali le azioni possibili in questo senso? Quale l’interesse delle istituzioni a questo riguardo?

In questa direzione il SERT dovrebbe di certo interessarsi di investigare, insieme all’amministrazione comunale: sono enti pubblici che hanno il compito di vigilare e provvedere alla salute fisica e mentale del cittadino, sul numero dei frequentatori di questi luoghi e dunque sulle eventuali dipendenze che esse possono comportare. Il SERT di Alcamo sta già trattando una quindicina di pazienti affetti da ludopatia. Nello specifico, secondo i numeri del centro, la patologia intacca fasce di età differenti. Si parla soprattutto di minorenni tra i 13 e 15 anni e di anziani che investono somme consistenti della loro pensione, circa 200 euro al mese, nel gioco.

Il Dottore Faillace, Direttore del SERT di Alcamo sottolinea l’enorme quantitativo di possibilità di gioco presente sul territorio di Alcamo, anche in luoghi pubblici come le Poste. L’effetto negativo che sale giochi o centri scommesse producono sul territorio alcamese, sono spesso legati anche alla vicinanza, non consentita secondo la normativa nazionale, con i centri di aggregazione. Certamente vi è un forte incremento di soggetti affetti da questa patologia, seppur esista una consistente parte che non richiede aiuto. Per questa ragione il SERT ha avuto finanziato un progetto sulla prevenzione finalizzato alla conoscenza del problema. Non esiste ancora una normativa nazionale adatta a far fronte alle reali emergenze. L’assistenza, infatti, risulta essere ancora a pagamento e i soggetti che si recano presso il SERT non possono essere trasferiti nelle comunità, se non dopo delle approvazioni, poichè non esiste una legge che lo prevede. I punti in cui si può giocare hanno l’obbligo comunque di esporre la normativa vigente in merito e le informazioni riguardanti i rischi che può comportare la ludopatia, dunque anche i recapiti del SERT.

Di certo non si può vietare il gioco, ma si possono certamente effettuare maggiori controlli sulla qualità e l’utilizzo di tali metodi per comprendere fino in fondo se essi non causino veramente un malessere sottostante e solo minimamente percepibile in superficie.

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedentePaglino si dimette ufficialmente
Articolo successivoLe scuole alcamesi sensibilizzano alla legalità e al rispetto delle donne