“Lectio magistralis” all’I.T.S. “G. Caruso” di Alcamo

DSCN8715 ALCAMO. Il Prof. Francesco Sabatini, linguista, filologo, lessicografo italiano e presidente onorario dell’Accademia della Crusca, ha incontrato gli studenti dell’I.T.S. “G. Caruso” di Alcamo. Una nutrita platea di alunni provenienti dalle terze, quarte e quinte classi, hanno accolto il prestigioso ospite. Ha esordito parlando della Storia della nostra letteratura e poi della sua scientifica teoria sulla grammatica valenziale. Il Prof. Sabatini è riuscito ad intrattenersi con i ragazzi coinvolgendoli in simpatici artifici linguistici, in competitive gare sull’etimologia delle parole e sull’evoluzione delle stesse nel corso del tempo; il tutto con la soddisfazione 

Il Professore Francesco Sabatini è un’importante linguista italiano che ha ricevuto importanti onorificenze, dalla Laurea honoris causa in Lingue e Letterature moderne dall’Università di Bari alla Laurea honoris causa in Scienze Sociali dall’Università di Chieti-Pescara.dei docenti che hanno considerato la presenza del Professore Sabatini, il necessario riscatto di una lingua, l’Italiano appunto, poco valorizzata, poco conosciuta, sacrificata, ridotta nella comunicazione ad un mero uso di acronimi.

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Inoltre, per i profondi studi sulla lingua italiana, è stato conferito di importanti onorificenze come il premio “Città di Bologna per la Filologia” e la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica per la Cultura, l’Arte e la Scuola nel 1988. Sabatini è stato inoltre autore del programma televisivo “Le voci dell’italiano”, trasmesso da RAI International e ha curato, assieme a un gruppo di collaboratori, la riedizione anastatica e informatica del primo Vocabolario della Crusca del 1612, nonchè titolare della rubrica “Pronto soccorso linguistico” trasmessa la domenica mattina nell’ambito del programma “Uno mattina in famiglia” della RAI.

“La presenza di una personalità di tale calibro nella scuola – dichiarano alcuni docenti – fa nutrire vive speranze che l’apprendimento della nostra lingua non si perderà, che ancora hanno qualcosa da dire i Padri dell’Italiano, da Dante a Petrarca fino a Boccaccio e che le nostre tradizioni non verranno relegate in un dimenticatoio. Infine, consente di mantenere viva la speranza che le future generazioni possano comprendere che il valore di una nazione nasce anche dal patrimonio linguistico e che le riflessioni sintattiche sono una ricchezza non comune”.

(si ringrazia per la collaborazione la Professoressa Maria Antonietta Macrì)

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.