Con la deliberazione n. 83 del 27/03/2014 la giunta comunale ha ratificato la conciliazione avvenuta l’8 gennaio. Quest’ultima rimane, comunque, di competenza esclusiva dell’apposita Commissione, riunitasi presso il Centro per l’Impiego di Trapani, che ha annullato la sanzione di 300 euro che il Comune di Alcamo aveva applicato all’Avv. Giovanna Mistretta e già trattenuta dalla busta paga dello scorso mese di settembre.
Le ragioni del provvedimento disciplinare nascevano dalla mancata partecipazione dell’avvocatura comunale ad una udienza relativa ad un procedimento penale in cui il Comune si era costituito parte civile nel dicembre 2012. Il procedimento riguardava l’opera di lottizzazione abusiva a carico dell’imprenditore Rocco Antonello Cassarà e dell’architetto Silvio Piccolo, quest’ultimo marito del dirigente comunale Ing. Enza Anna Parrino.
L’udienza era stata fissata per il 26 marzo 2013 alle ore 9.30, ma l’Avv. Mistretta non ha partecipato. Il Segretario Generale, Dott. Cristofaro Ricupati, venuto a conoscenza della mancanza, ha provveduto ad inviare una nota al sindaco che, a sua volta, ha chiesto chiarimenti all’avvocato su quanto accaduto. Il dirigente Mistretta ha spiegato che vi era stata una “errata percezione dell’ora fissata” e ha precisato che “la mancata partecipazione all’udienza, comunque, non avrebbe arrecato danni alcuni alla difesa”.
Il 13 maggio 2013 veniva comunque avviata l’azione disciplinare contestata dall’Avv. Baldassare Lauria, difensore di Giovanna Mistretta, nei tempi, nella forma e nel merito.
Per legge, infatti, il Segretario Generale avrebbe dovuto avviare l’azione disciplinare entro venti giorni dal momento in cui sarebbe venuto a conoscenza del presunto illecito, ovvero entro il 16 aprile. Essendo lui stesso l’unica autorità competente a valutare disciplinarmente l’operato dei dirigenti, nessun valore giuridico assume la nota inviata dal sindaco in data 27 marzo.
La motivazione della contestazione da parte del Dott. Ricupati è l’assenza dal servizio da parte dell’avvocato Mistretta, tesi che viene meno poichè, secondo la difesa, la stessa si trovava presso gli uffici comunali già alle ore 8 del mattino per preparare la partecipazione ad un’altra udienza fissata per le ore 10.30 e per quella che la dirigente aveva erroneamente annotato per le ore 12.
Il Comune di Alcamo dovrà, dunque, accreditare la somma di 300 euro illegittimamente trattenuta.
L’Avv. Mistretta, che allo stato attuale risulta indagata per il reato di cui all’art. 380 c.p “Patrocinio o consulenza infedele”, a seguito di un esposto del consigliere comunale Alessandro Calvaruso, ha deciso di non richiedere al Comune di Alcamo un ulteriore risarcimento per quanto avvenuto.