Comune di Alcamo parte civile ad un processo penale

vigili_urbaniALCAMO – Non era passata inosservata, nel settembre 2012, la vicenda del vigile urbano aggredito dal marito di una donna che era stata multata per aver parcheggiato la propria auto in terza fila, nei pressi di una scuola elementare.

Per Graziano Calandrino è stato chiesto il rinvio a giudizio, come descritto dal Sostituto Procuratore, Dr.ssa Sara Morri, “perchè con violenza consistita nell’aggredire l’Assistente di Polizia Municipale, Anselmo Paolo Giuseppe, con pugni al viso, nello spingerlo a terra e nel continuare a percuoterlo mentre questi si trovava al suolo, si opponeva ad un pubblico ufficiale, mentre questi compiva un atto dell’ufficio consistito nell’elevare verbale di contestazione di infrazione al codice della strada nei confronti della coniuge del Calandrino e nell’intimare alla stessa di spostare il veicolo, che si trovava in divieto di sosta e impediva il transito di altri veicoli”.

Con la deliberazione n.93 del 31/03/2014, la Giunta alcamese ha deciso di far costituire il Comune come parte civile al processo a carico di Calandrino allo scopo di “condannare qualsiasi atto di violenza e comportamento che arrechi danni ai dipendenti componenti il Corpo di Polizia Municipale, nonché per prevenire eventuali ulteriori episodi di violenza nei confronti degli stessi” dando ampio mandato al legale dell’Ente, Avv. Giovanna Mistretta, al fine di tutelare gli interessi del Comune e dell’intera collettività.

La Giunta, inoltre, ha voluto incontrare l’agente di Polizia Municipale per condannare fermamente l’episodio di cui è stato vittima, esprimendogli la propria vicinanza e comunicando la costituzione del Comune come parte civile al processo.

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