Sulla mancata cattura di Messina Denaro, il procuratore Principato ne ha parlato con alcuni studenti di Castelvetrano
Durante due diversi momenti di pausa dell’udienza del processo per il delitto di Mauro Rostagno, i pubblici ministeri Francesco Del Bene e Teresa Principato, si sono soffermati a parlare con gli studenti di due scuole superiori di Castelvetrano presenti questa mattina nell’aula Giovanni Falcone ad assistere alla esposizione della requisitoria da parte del pm Gaetano Paci. Il pm Del Bene ha ricostruito iul lungo e complesso iter processuale. Il procuratore aggiunto Teresa Principato ha invece risposto ad un vero e proprio fuoco di fila di domande a proposito sopratutto della ricerca del latitante Matteo Messina Denaro.
“Quando si parla della mancata cattura di Messina Denaro mi viene quasi da piangere per gli errori commessi e che hanno finito con il favorire la fuga del latitante”. “Indagini bloccate da questi errori, adesso stiamo riprendendo le fila” ha continuato a dire il procuratore Principato. “Dobbiamo avere maggiore fiducia nei confronti dello Stato e della legalità, capisco che dalle nostre parti lo Stato non ha mostrato il suo migliore volto e ha mostrato lo stesso volto offerto in altre Regioni, ma è un obbligo preciso difendere la legalità”. Uno srtudente ha chiesto cosa succederà dopo l’arresto di Messina Denaro. “Succederà che avremmo tolto di mezzo un soggetto che ha inquinato le istituzioni, dovremmo poi operare perchè il fenomeno mafioso sia ricondotto ad altro. Io non credo che la mafia verrà sconfitta e annientata, penso però che possiamo ricondurla ad un fenoemno di comune criminalità organizzata. Oggi non è una organizzazione criminale comune e qualcosa di molto di più pericoloso”.