Alla vista di qualcosa che non rientra nei canoni della cosiddetta normalità qualcuno distoglie lo sguardo e qualcun’altro insiste a guardare come a scavare per scoprire i segreti di qualcosa di misterioso. C’è chi reagisce con espressioni stupite o disgustate e chi mal cela un attenzione che diventa indifferenza troppo ostentata.
Prendendo spunto da una vicenda che è successa proprio all’autrice del libro Wonder racconta la storia del piccolo Auggie, al secolo August. Il libro riporta le vicende sia dal punto di vista di questo bambino che è il concentrato di una natura avversa, poichè ha una faccia davvero difficile da descrivere e sintetizzare, sia dal punto di vista delle persone a lui vicine che con lui condividono difficoltà e soprattutto il peso degli sguardi altrui.
Impossibile rimanere impassibili di fronte a ciò che non appare secondo i classici standard, lo sa bene Auggie che convive con la particolarità del suo volto e certe volte la utilizza come scudo per proteggersi da un mondo a volte troppo attento a volte troppo distante.
Un testo scorrevole, di lettura veloce e piacevole che tuttavia spinge a riflessioni profonde sui rapporti umani e sulle modalità di volgere lo sguardo al diverso. Semplice ma diretto e al contempo molto musicale con la sua playlist che accompagna i capitoli del libro avvolgendoli di un’atmosfera carica di emozioni.
Un libro per tutte le età che ha riscosso molto successo di pubblico e con un prezzo davvero moderato.
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