ALCAMO. A circa un mese di attività dalla nomina abbiamo intervistato l’Architetto Coppola, cui Bonventre ha assegnato le deleghe Urbanistica – Suap – Patrimonio, per conoscere lo stato dell’arte soprattutto del settore urbanistico, ultimamente al centro di diverse questioni.
Partiamo dalla cosidetta fascia pedemontana, qual è lo stato dei lavori? Cosa è cambiato rispetto al passato?
Tutto ciò che concerneva la fascia pedemontana è rimasto bloccato a causa di una vacatio legislativa generata dai vincoli decaduti per quanto riguarda il piano particolareggiato che esisteva per quella zona. Decaduti i vincoli si fanno valere i precedenti vincoli del Piano Regolatore Generale benchè scaduto anche quello, ma comunque di fatto non esiste più una zona particolareggiata.
Non appena mi sono insediato il dirigente del settore, Arch. Bertolino, ha emanato una direttiva che la giunta comunale ha prontamente approvato. Momentaneamente si sono suddivisi i progetti in diverse categorie e si stanno approvando a seconda della loro caratterizzazione. Sono stati valutati i criteri di urbanizzazione primaria (strade, fogne) e si è proceduto, anche attraverso una verifica delle opere secondarie (scuole e giardini), a rilasciare le prime 15 concessioni. Le altre tipologie di progetto devono ancora essere approvate dopo un ulteriore verifica delle foto che i richiedenti hanno dovuto allegare nei giorni scorsi. Sarà possibile edificare solo nelle zone vicine alle strade.
Sono dell’idea che comunque la zona pedemontana vada decongestionata nel prossimo futuro puntando non a soffocare il monte ma a costruire in zone diverse da quella che paesaggisticamente ne risulterebbe danneggiata. Monte Bonifato è per me un monumento naturale di grande pregio, per me è sacro.
Dunque decade il limite della cubatura per quella zona fissato precedentemente sui 90 mila metri cubi?
Decadendo il piano particolareggiato ci si rifà ad un calcolo di cubatura globale e non più relativo a quell’unica zona. Probabilmente i progetti verranno approvati tutti. Sono circa una sessantina i progetti presentati e giornalmente mi accerto delle pratiche evase.
Che notizie ci può dare sul nuovo Prg?
Il documento tecnico che contiene le direttive per i progettisti del piano è pronto per essere passato al vaglio del consiglio comunale ed entro una ventina di giorni dovrebbe essere discusso proprio in consiglio. Si tratta di quelle che saranno le linee guida del documento che verrà redatto. Si conterà sulla collaborazione dell’ex assessore l’architetto Ferdinando Trapani e più ampiamente sull’Università di Palermo, contando, circa 6 mesi per la redazione. Entro fine anno potrebbe essere già adottato.
Quali sono le principali caratteristiche di questo nuovo Piano?
Andiamo al duque della questione che è poi quella che interessa i cittadini. Noi abbiamo un volume che è poco qualificato ed eccessivo. Bisogna fare in modo che ci sia la possibilità di costruire ancora volume che basti agli effettivi fabbisogni delle persone che non hanno volume un proprio “volume”. Le coppie che si devono sposare dovrebbero avere questa possibilità e in linea con questo ci poniamo come obiettivo la riqualificazione del centro storico, il riuso e la riqualificazione del centro già edificato. Si vorrebbero consentire agevolazioni per gli interventi come la fusione di più appartamenti che non hanno valore storico. Riqualificando il centro inoltre i commercianti tornerebbero nel corso.
Bisogna pensare in maniera nuova e far collaborare sia le associazioni ambientaliste che i commercianti compendiando le due esigenze per godere di entrambe le cose.
Altro scopo è quello di garantire ai cittadini una migliore possibilità di cambiamenti. I terreni di proprietà di privati dovrebbero essere lasciati con un margine più ampio di edificazione per evitare che le persone siano costrette a vendere o a comprare a cifre esorbitanti. Nel dettaglio i terreni saranno lasciati con la possibilità di edificare sia per attività artigianali che commerciali, nel rispetto delle norme ambientali ed edilizie ma garantendo di fatto una maggiore possibilità di avviare le attività.
Accennava alla possibilità di decongestionare la fascia pedemontana sfruttando altre zone?
Il territorio tra Alcamo e Alcamo marina è posto a vincoli paesaggistici che impediscono di usufruire di quel territorio per le costruzioni. Al momento la sopraintendenza sta lavorando su un documento redatto dal comune di Alcamo proprio su questa zona per valutare i vincoli paesaggistici ritenuti eccessivi e infondati considerate alcune fasce già per lo più abitate ed edificate. Lo scopo non è quello di dare il via alla approvazione di un edilizia selvaggia. Il comune di Alcamo si è già mostrato virtuoso in altre occasioni per mantenere i vincoli paesaggistici che permettano di godere di una piacevole visuale e in tale direzione intende proseguire.
Quali sono le sue impressioni su questo primo periodo da assessore?
Partiamo dal fatto che non ho certo insistito per fare l’assessore ma è stato più un dovere civico a spingermi ad accettare. Da oltre un mese non mi reco al mio studio. Ma oggi mi dico che ho fatto bene perchè questa giunta è davvero eccezionale fatta da professionisti e gente nobile d’animo, onesta e corretta. Si lavora molto bene insieme con molta serenità senza alcun interesse superiore o dettato da altre forze. Le professionalità sono competenze specifiche che si possono sfruttare per la città per amministrarla meglio. La scelta tecnica è vincente per questo motivo.
Rispetto a quando sono arrivato molte criticità sono risolte e si punta a migliorare e snellire la burocrazia per favorire il lavoro degli uffici ma soprattutto la velocità dei lavori per i privati. Durante questa settimana saranno aperti il Front Office e lo sportello Catasto, due risultati importanti.