I rifiuti, la loro gestione e il loro smaltimento sono sempre stati oggetto di attenzione da parte della mafia, ancor di più nel settore termovalorizzatori. Sulle infiltrazioni mafiose nel sistema dei rifiuti indagano i PM Di Matteo e De Montis. L’indagine in particolare, si occupa della mancata realizzazione dei termovalorizzatori in Sicilia. Su questo argomento i giudici hanno voluto sentire l’ex assessore regionale all’Energia, Nicolò Marino. In particolare l’indagine riguarda una serie di vicende connesse alla pubblicazione nel 2002 di un bando per la costruzione di quattro impianti a Palermo (Bellolampo), Augusta, Casteltermini e Paternò. A creare dubbi e perplessità una sentenza dalla Corte di Giustizia Europea, che ravvisò varie irregolarità: la Regione annullò a questo punto l’assegnazione delle opere alle imprese risultanti vincitrici della gara. Da subito partì un contenzioso, risolto da Marino con una richiesta di risarcimento di danni pari a 500 milioni alle associazioni temporanee di imprese. Su questa vicenda, appunto, vogliono far luce i PM.