Ma dove va il Partito Democratico?

pdNel famoso brano, “Ma come fanno i marinai” De Gregori si chiedeva tre cose: ma dove vanno i marinai ma cosa fanno i marinai e come fanno i marinai? Le stesse domande si potrebbero porre a proposito del Partito Democratico, ovviamente lasciando da parte i marinai e la bellezza del brano. Ma dove vanno quelli del Partito Democratico, Cosa fanno e come le fanno le cose nel Partito Democratico? Visto da fuori le idee sembrano più confuse che altro.

I continui litigi tra le varie anime interne e la visione del partito non proprio condivisa, non solo sulla rotta da seguire, ma spesso anche sul leader e le sue scelte di natura economica, sociale e delle politiche sul lavoro. Basta leggere un qualsiasi quotidiano o telegiornale per vedere cuperliani, civatiani e giovani turchi fare a gara per mettere in crisi qualsiasi proposta, o quasi, arrivi da Renzi. Dalle famose e contestate ottanta euro in più nella busta paga al Jobs Act.

E la musica non cambia di certo in Sicilia, dove l’ On. Cracolici ha rilasciato ieri un’ intervista, molto tagliente facendo nomi e cognomi di chi secondo lui sta sfasciando il Partito Democratico nell’isola mettendo in evidenza, casomai non ce ne fossimo accorti prima, delle spaccature profonde tra le diverse correnti interne che vedono apparentemente un tutti contro tutti assecondo del periodo e delle dinamiche del momento, tra il Presidente Crocetta, l’On Faraone e l’ex segretario Regionale del PD Lupo. Facendo così una specie di danza, che li vede ballare alternandosi alcune volte in un lento appassionato ed altre in un rock scatenato. Il tutto, dicono i bene informati, è scoppiato dopo la composizione del Crocetta-bis, forse perché un’ area del Partito Democratico è stata lasciata fuori dai giochi delle poltrone assessoriali? Questo non lo diamo per certo.

Insomma, se dovessimmo dare una risposta alle domande dove vanno, cosa fanno e come fanno, si potrebbe rispondere: non sanno dove andare insieme, considerato che ognuno sembra seguire i propri interessi da corrente a corrente; non sanno cosa fare e come fare per uscire dal pantano in cui si sono andati a mettere perché una cosa è parlare di governare (Governo Nazionale e Governo Regionale) altra cosa è governare e trovare soluzione ai problemi.

Chi guarda questo Partito dall’esterno pensa: forse il Partito Democratico cerca di prepararsi alle prossime sconfitte elettorali? Perché solo a questo porta tanta litigiosità e nè nel PD nazionale nè in quello regionale si scorge una volontà di raggiungere degli obbiettivi comuni per costruire un partito forte, moderno che dia attenzione alle reali necessità del Paese.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.