TRAPANI. Nei giorni scorsi si è conclusa una vasta operazione di controllo sul territorio volta a contrastare il lavoro nero. I Carabinieri del nucleo Ispettorato sul Lavoro di Trapani, d’intesa con la Direzione Territoriale del Lavoro, hanno portato a termine i controlli su diciannove aziende, tra servizi pubblici, panifici e attività commerciali di varia natura.
Sono stati trovati sette lavoratori totalmente in nero, cioè privi di qualsiasi tutela previdenziale o assicurativa. Per tre ditte è scattata la sospensione lavorativa per aver superato del 20% la quota di lavoratori in nero, come prevede una recente normativa. Sono state inflitte pene pecuniarie per oltre 35.ooo mila euro per quanto riguarda il lavoro nero e un datore di lavoro è stato deferito alla Procura della Repubblica di Trapani per aver installato un circuito di audio -video sorveglianza senza ottemperare alle normative prescritte in materia. Per quanto riguarda la riapertura degli esercizi i datori di lavoro dovranno, oltre a pagare la sanzione, regolarizzare i lavoratori sorpresi in nero e pagare i contributi assicurativi e previdenziali arretrati. Nei prossimi giorni queste operazioni riprenderanno interessando altri settori produttivi, naturalmente con orari e modalità diverse. Resta l’amaro in bocca nel constatare che si speculi sul lavoro, ma è chiaro che in un momento di forte crisi è facile trovare chi pur di guadagnare si pieghi a questi compromessi.