Intervista ad Ignazio Corrao candidato del M5S

Ignazio Corrao copertina

Intervista al candidato del Movimento Cinque Stelle alcamese per le elezioni europee del 25 maggio, Ignazio Corrao. Di seguito riportiamo integralmente l’intervista:

1) Come nasce la tua candidatura nel Movimento Cinque Stelle?

Nasce dalla spinta dalla base. Noi siamo stati l’unico movimento o partito che per queste elezioni hanno scelto i propri candidati attraverso delle primarie. Io avevo i requisiti per la candidatura (come altre 500 persone in sicilia che si sono rese disponibili) e su richiesta di molti attivisti ho dato la mia disponibilità, poi superato il primo turno ho ricevuto circa 700 voti di preferenza che mi hanno trascinato in lista.

2) Ripescato in extremis e poi designato capolista. Come hai appreso la notizia?

Diciamo che sono state 24 ore molto particolari, turbolenti. La mia iniziale esclusione era stata colta con molta delusione, ma poi ce ne eravamo fatti tutti una ragione, pazienza. Poi è arrivata la notizia che doveva subentrare uno, ma non si sapeva chi fosse, quindi 3 ore di trepidazione fino alla notizia che sarei stato io ad entrare in lista, e sarei stato anche il capolista. Prima della comunicazione ufficiale dello staff nazionale la notizia l’ho appresa da una telefonata di Giancarlo Cancelleri, che ho naturalmente accolto con grande entusiasmo. Poi da lì è cominciata questa avventura, una campagna elettorale molto peculiare, fatta di autostop, dormire sui divani, mangiare a casa di sconosciuti, insomma fate i dovuti paragoni con le campagne elettorali del PD, Forza Italia e simili, che spendono in un giorno quel che io spendo in 2 mesi. Ho unito la mia esperienza da viaggiatore e da couchsufer con la mia attività politica, e sto vivendo delle esperienze meravigliose girando in lungo e largo per la Sicilia (e avrei voluto girare anche tutta la sardegna, tempo e soldi permettendo). Ho promesso ai ragazzi di Pantelleria che se verrò eletto andrò a Bruxelles in autostop, credo che sia una cosa mai vista prima, e se dovesse succedere ed i tempi lo permetteranno, mi toccherà mantenere la parola.

3) Quali sono le vostre proposte per l’Europa del futuro?

Noi, e lo ribadisco sempre, siamo una forza europeista nella sua concezione più nobile, ci opponiamo con forza all’idea di un’Europa di banche, lobbies, speculazioni finanziarie e grandi centri di potere economici e lottiamo per un’Europa dei popoli, un’Europa solidale, un’Europa incentrata sulla tutela del cittadino e della sua dignità, a partire dal lavoro e dal reddito. Abbiamo la necessità di riprendere il percorso di unificazione ed integrazione politica, presupposto necessario di qualsiasi politica economica, finanziaria e monetaria.

4) Non sembrano chiare le posizioni del M5S in merito alla moneta unica. Quali soluzioni proponete?

In realtà abbiamo una posizione piuttosto chiara sull’Euro, che abbiamo limato per evitare demagogia e populismo su un argomento così delicato e tecnico. Abbiamo messo l’opportunità di proporre un referendum per la permanenza nell’area della moneta unica come ultimo punto del nostro programma. Questo significa che l’eventuale messa in discussione della moneta sarà conseguenziale ad un “niet” sulle nostre richieste, tutte tese a proteggere il nostro sistema sociale e la nostra economia reale. Se non riceveremo risposte sulla rinegoziazione del trattato istitutivo del fiscal compact, sul debito pubblico, sulla possibilità di sforare i parametri per spese di investimento, sull’adozione degli eurobond ecce cc, allora sarà necessario raccogliere le firme per un referendum consultivo sulla permanenza nell’area euro, così come fu fatto con l’unico precedente della legge costituzionale n. 2/1989.

5) Negli anni passati la Sicilia ha sfruttato male o in parte le risorse economiche messe a disposizione dall’UE. Cosa può fare la politica siciliana per sfruttare al meglio quest’opportunità?

Noi non abbiamo sfruttato male le risorse, le abbiamo sfruttate malissimo. Ciò è avvenuto perché i nostri amministratori hanno pensato ai loro tornaconti elettorali e alle loro tasche molto più che al futuro della loro terra, ed Alcamo non fa eccezione, milioni di euro di fondi comunitari bruciati tra formazione (come non fare l’esempio di Francantonio Genovese, a cui lo attendono le manette fuori dalla camera, è co-fondatore della corrente innovazione del PD con l’alcamese Antonino Papania) e progetti incompiuti e improduttivi, basta guardare la miriade di capannoni abbandonati nelle campagne per capire che treno abbiamo perso. Questo lo stiamo pagando noi giovani, che ci siamo trovati con un futuro rubato da una lunghissima serie di amministratori ladri e corrotti. L’Europa è stata una grande opportunità per quei paesi e quelle regioni che hanno saputo sfruttare le opportunità messe a disposizione dalla programmazione, noi abbiamo l’esigenza di ricoprire un ruolo da protagonisti nella politica comunitaria, e non periferico.

6) Perché la gente dovrebbe votare M5S?

La gente voterà M5S perché conosce bene gli altri e sta imparando a conoscere noi, noi abbiamo sempre dimostrato un’estrema coerenza a differenza di quello che fanno i partiti, che dicono una cosa in campagna elettorale e ne fanno sempre e comunque un’altra. Potrei fare milioni di esempi a sostegno di questa tesi, ma credo che ogni lettore sia abbastanza intelligente da poter trovare riscontro concreto delle mie parole nelle attività parlamentari nostre e loro. Questa non è solo un’elezione europea, questa elezione ha un valore politico unico, ed il 25 maggio sono convinto che si registrerà un risultato inaspettato.

7) Sei l’unico candidato alle europee di Alcamo. Cosa ti aspetti dalla sua città?

Mi aspetto il sostegno che andrebbe dato ad un ragazzo di 30 anni che ci mette anima e cuore per lottare contro un sistema europeo marcio che ci tratta come scarpe vecchie. Sono un alcamese onesto che può dare la giusta visibilità a questa città che finora non ha avuto. Alcamo non ha mai avuto un Eurodeputato, così come mai lo hanno avuto tutta la provincia di Trapani e l’intero golfo di Castellammare… Credo sia un’opportunità più unica che rara, per questa città, di dimostrarsi compatta, a prescindere dagli schieramenti precostituiti, e dare fiducia ad un giovanissimo concittadino che ha le mani libere da qualsiasi interferenza di potere e può dare una concreta ed effettiva rappresentanza ad un territorio che non ne ha mai avuto. Spero che questo sia compreso da coloro che credono di votare per indicazione di partito a qualcuno che non conoscono e che non li rappresenterà mai. Ignazio Corrao è un ragazzo che ha energia da vendere e che può rappresentare tranquillamente tutti, anche coloro che non voterebbero o non vorrebbero votare il m5s. Votare e sostenere Ignazio Corrao in questa campagna elettorale per le europee rappresenta un’opportunità per tutto il territorio.

 

 

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.