Rinnovate le cariche sociali della Banca Don Rizzo. Vincenzo Nuzzo eletto Presidente

Presidente Vincenzo NuzzoALCAMO. E’ stato eletto, nell’assemblea dei soci, tenuta domenica 11 Maggio, nell’aula magna dell’Istituto Tecnico Statale “G. Caruso” di Alcamo alla guida della Banca Don Rizzo Credito Cooperativo della Sicilia Occidentale, Vincenzo Nuzzo.In tutto hanno votato 1.665 soci, circa il 43% degli aventi diritto (3.912). Sono stati 785 i soci che hanno espresso la preferenza per Vincenzo Nuzzo, in qualità di presidente della Banca. L’assemblea ha anche approvato il bilancio 2013 e rinnovato le cariche sociali.

Del Consiglio di Amministrazione fanno parte i consiglieri riconfermati Vito Asta, Gregorio Bongiorno, Mario Melodia e Giuseppe Varvaro ed i neo eletti Maurizio Bambina, Francesco Fundarò, Pietro Lipari ed Emilio Lombardo. Eletti anche i componenti del Collegio dei sindaci. Riconfermato Gianfranco Cassarà presidente. Neo eletti sindaci effettivi, Stefano Gallo e Vincenzo De Luca. Sindaci supplementi, Vincenzo Cardella e Matteo Palazzolo. Soddisfatto il presidente Vincenzo Nuzzo, che si è soffermato sull’elevata partecipazione della compagine sociale. “Ciò denota un forte spirito di appartenenza dei nostri soci ed è una grande dimostrazione di democrazia, che è anche la filosofia che da oltre 100 anni accompagna le Banche di Credito Cooperativo”.

La Banca, che opera attraverso 17 filiali nelle province di Trapani, di Palermo e di Agrigento, ha dimostrato una buona capacità di tenuta nonostante la crisi dei mercati finanziari e dell’economia reale, “riuscendo a restare accanto alle famiglie e alle aziende in questo difficile momento, sostenendone l’attività attraverso il credito”, ha rimarcato Vincenzo Nuzzo.

Il Presidente ringrazia, infine, tutta la struttura della Banca per la preziosa collaborazione nella riuscita dell’evento e afferma di ritenere che la fiducia accordata sia stata frutto di un progetto che i Soci hanno accettato. Tra le iniziative previste, si evidenziano: la riduzione del compenso del presidente stesso, da 70 mila euro a 30 mila euro; la costituzione di un’apposita unità operativa al servizio dei soci; l’offerta di finanziamenti alle famiglie con piani flessibili e personalizzati; maggiore attenzione al sociale; nuove iniziative per le attività produttive.

 

 

 

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