Un’ indagine della Procura di Trapani è stata avviata nei confronti dell’ ex presidente di Confindustria Trapani, Davide Durante. Le ipotesi di reato sono quelli di truffa e falso in bilancio. Ad avviare l’inchiesta un esposto anonimo. Durante, quale presidente del consorzio Confidi (l’ente che fornisce garanzie alle imprese associate nelle contrattazioni bancarie) avrebbe prelevato fondi per circa 600 mila euro. Le indagini vengono condotte dal pm Sara Morri. Nessuna dichiarazione dal mondo imprenditoriale anche se la vicenda risulta alla magistratura non essere stata disconosciuta e perciò dal punto di vista dell’indagine non vi sarebbero state “omissioni” da parte di Confindustria e Confidi nel denunciare il caso.Peraltro pare che l’indagine è giunta sul tavolo della Procura mentre era già in corso una procedura per mettere riparo al buco di bilancio. Con una nota ai vertici Confidi lo stesso Durante avrebbe ammesso l’indebita appropriazione senza celarne nemmeno l’entità. Indagini comunque aperte e non concluse. L’inchiesta punta a evidenziare che impiego hanno avuto questi fondi e in che modo è avvenuta la sottrazione di denaro pure ammessa da parte di Davide Durante.
Durante è stato per molti anni presidente di Confindustria, incarico dal quale si dimise nel settembre del 2012 per candidarsi alle elezioni regionali. Nel corso del suo mandato toccò a lui gestire la fase di “pulizia” all’interno dell’associazione con la cancellazione delle imprese coinvolte in indagini giudiziarie. Alcune delle imprese fuoriuscite poi furono quelle che non accettarono la sottoscrizione del codice etico nel frattempo varato da Confindustria Sicilia. Ancora prima di diventare presidente di Confindustria, Durante fu eletto al vertice del Confidi, incarico questo che ha lasciato solo da poco tempo, pare in coincidenza dell’esposto anonimo che lo ha riguardato. A succedergli è stato l’imprenditore alcamese Antonello Cassarà.
