CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Con una lettera indirizzata al presidente del Consiglio Comunale, Domenico Bucca, il gruppo consiliare “Lavoro e Sviluppo”, presenta le proposte finalizzate alle “azioni per favorire l’esecuzione di servizi, forniture e lavori pubblici alle micro, piccole e medie imprese locali”.
L’atto di indirizzo, a firma del Segretario Mario Di Filippi, fissa i punti fondamentali: “è intento di questo gruppo consiliare favorire l’esecuzione di lavori, servizi e forniture che si realizzano nel territorio comunale, da parte delle micro, piccole e medie imprese e fare in modo che anche negli appalti per i quali non sia possibile suddividere il progetto in piccoli lotti funzionali possa essere disciplinato, nel capitolato di appalto, l’obbligo di coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese locali.”
“Il decreto legislativo 12 aprile 2006 (codice dei contratti pubblici relativi a lavori, servizi e forniture in attuazione delle direttive 2004/17/CE e successive modifiche e integrazioni), all’art. 2 comma bis dispone che, nel rispetto della Disciplina Comunitaria in materia di Appalti Pubblici, al fine di favorire l’accesso delle micro, piccole e medie imprese, le stazioni appaltanti, devono, ove possibile ed economicamente conveniente, suddividere gli appalti in lotti funzionali. In base a questa legge proponiamo a codesto Consiglio Comunale– sottolinea il Segretario Di Filippi nell’atto di indirizzo a Bucca – di impegnare l’amministrazione di dare indirizzo ai Dirigenti di adottare tutte le procedure disciplinate dalla Legge di cui in premessa, per consentire all’imprenditoria locale la realizzazione di lavori, servizi e forniture, per conto del Comune di Castellammare del Golfo ed a tal fine adottare le seguenti azioni: suddividere in lotti funzionali i progetti di servizi, forniture e lavori pubblici, al fine di consentire alle micro, piccole e medie imprese la partecipazione agli appalti; prevedere nei capitolati d’appalto la possibilità del pagamento diretto ai subappaltatori; prevedere negli appalti non scorporabili in piccoli lotti in coinvolgimento delle micro, piccole e medie imprese locali; di garantire, comunque, che la suddivisione in lotti funzionali, non deve determinare maggiori oneri a carico dell’Ente”.