MARSALA. Una protesta per chiedere di riaprire i cantieri in provincia di Trapani, quella svoltasi ieri mattina davanti l’ospedale “Borsellino”. Alla manifestazione,organizzata dalle segreterie territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil, hanno preso parte i segretari regionali di categoria, rispettivamente, Franco Tarantino, Santino Barbera e Angelo Gallo, e il segretario generale della Filca Cisl Palermo Trapani Antonino Cirivello oltre che a circa un centinaio di lavoratori. Tra i cantieri in questione anche due nella zona di Alcamo e Castellammare: il completamento dello svincolo Alcamo Est e il collegamento con la strada provinciale 55 Alcamo – Alcamo Marina e quelli bloccati nella zona del porto di Castellammare del Golfo, dove ci sono 7 milioni di euro di lavori da eseguire.
Tra le opere che i sindacati chiedono di avviare: il collegamento dell’autostrada A29 con il bacino marmifero di Custonaci, dallo svincolo “Dattilo” alla SS 187, la variante della statale 115 “Sud occidentale Sicilia”, nel tratto che collega Trapani e Mazara del Vallo, compreso tra lo svincolo di Birgi e il collegamento alla statale 115 in corrispondenza di Mazara del Vallo.
“E’ arrivato il momento di dire basta alla pesante crisi che ormai dal almeno cinque anni attanaglia il settore delle costruzioni – affermano i segretari territoriali di Fillea Cgil, Filca Cisl e Feneal Uil Enzo Palmeri, Francesco Danese e Giuseppe Tumbarello -. Oggi ci troviamo qui per dare un segnale forte, per sollecitare le istituzioni a fare tutto il possibile per sbloccare quella burocrazia che al momento non consente di far partire nel nostro territorio decine di opere già finanziate. E’ chiaro dare il via ai cantieri vuol dire creare lavoro in un settore dove nell’ultimo quinquennio si sono persi circa mille posti. Le cifre sono allarmanti, ma noi non possiamo arrenderci a questo stato di cose. Noi sindacati ci stiamo impegnando, e continueremo a farlo sempre con maggiore forza, affinché si possa dare un futuro migliore a tanti lavoratori, e alle loro famiglie, che da anni ormai pagano sulla propria pelle questa penosa situazione legata alla situazione negativa che vive il paese”.