TRAPANI. Sono più di quelli che si potesse pensare gli agricoltori attivi che avranno diritto ad accedere ai fondi Pac (Politica agricola comune), che invece rischiavano di essere espulsi per il fatto che qualche altra Organizzazione Professionale, in un primo momento, aveva orientato il beneficio ai soli agricoltori iscritti all’ Inps in qualità di coltivatori diretti, imprenditori agricoli a titolo principale e che superassero 7 mila euro di reddito, escludendo, di fatto, tutti gli altri che rappresentano oltre il 70% degli aventi diritto. La Copagri e la Uimec sono soddisfatte della nuova posizione assunta in merito all’agricoltore attivo. ”Oggi sarebbe stato deciso di limare le posizioni relative alla definizione di ‘agricoltore attivo’ percettore di titoli Pac, inserendovi tutti i possessori di partita Iva agricola e la dichiarazione annuale senza alcuna soglia, consentendo di accedere ai benefici Pac a centinaia di migliaia di produttori che viceversa sarebbero rimasti fuori; nella maggior parte dei casi ciò avrebbe comportato l’abbandono delle colture e dei terreni, con costi enormi per la collettività e con aggravi rispetto al deficit produttivo in agricoltura e soprattutto mettendo a rischio il territorio” queste le parole del presidente provinciale Uimec, Pino Aleo. La Copagri si pone come unica associazione che ha contestato la prima decisione del Ministero, ed il suo presidente ribadisce di essere l’unica rappresentanza sindacale effettivamente dalla parte degli agricoltori.