Crisi occupazionale e produttiva in provincia di Trapani. Unico rimedio incrementare l’attrattiva degli investimenti.

incidenti-sul-lavoro_7Il quadro non è per niente positivo per la Provincia di Trapani. Purtroppo si parla di mancanza di lavoro. Tutto questo si evince dai numeri forniti dal Servizio Statistica della Regione Sicilia, elaborati su dati Istat: in soli 5 anni, dal 2008 al 2012, nel settore agricoltura, silvicoltura e pesca il calo è stato da 1.400 a 1.200 addetti, nel settore industria da 2.600 a 2.000 (di cui una grossa fetta dipende dal calo nelle costruzioni, da 1.500 a 8.000). Non va meglio neppure per quel che riguarda commercio, alberghi e ristoranti dove il calo è stato da 2.800 a 2.700 unità.

A lanciare l’allarme è anche la UIL di Trapani con il suo segretario, Tumbarello, che afferma: “Incrementare l’attrattività degli investimenti nel territorio per creare occupazione”. E’ questa la chiave per uscire dalla crisi economica che attanaglia il nostro territorio”. “I dati forniti – continua Tumbarello – devono farci soffermare a riflettere su quello che è possibile fare per il bene di questo territorio. Dalla crisi – aggiunge Tumbarello – si esce solo se si da un forte impulso al rinnovamento del sistema economico e se si riesce a collocarsi su quelli che sono i principali filoni di sviluppo”.

 

CONDIVIDI
Commenti Facebook
Articolo precedenteFotografia e natura si incontrano a Lo Zingaro
Articolo successivoLa seconda replica della Curia di Trapani in merito all’arresto di don Librizzi
Eros “Libero” Bonomo, Giornalista siciliano, vive ad Alcamo, il cui lavoro è incentrato su Passione, Rispetto e Indipendenza, così da informare al meglio i cittadini. Grande “divoratore” di Dylan Dog, musica e libri, in particolare di storia politica. Motto: “Non sarai mai solo con la schizofrenia”.