CASTELLAMMARE DEL GOLO. Recuperato ieri mattina un ceppo d’ancora in piombo di epoca romana al largo di Castellammare del Golfo, nelle cosiddette “porte di Castellammare”. Ieri mattina un squadra della Sovrintendenza, guidata dal Professore Sebastiano Tusa e i volontari dell’associazione SiciliAntica di Castellammare, hanno recuperato il prezioso reperto al largo, ad una profondità di circa 20 metri. Il ceppo d’ancora in piombo è stato individuato circa un mese fa dal sommozzatore castellammarese Pasquale Corso, socio dell’associazione SiciliAntica.
Il ceppo d’ancora è arrivata nel porto di Castellammare intorno alle 12:00 trainato da un gommone e con l’aiuto offerto dall’impresa edile Lo Nano è stato issato sul molo. Ad attenderli sulla banchina, il vice Sindaco Gaspare Canzoneri in rappresentanza dell’amministrazione comunale e Baldo Sabella, responsabile del Castello di Castellammare, luogo che ospiterà proprio il prestigioso reperto.
La Soprintendenza del mare ha trovato molto interessante il reperto per le sue caratteristiche tipologiche e per le sue dimensioni (191 cm per oltre 200 kg). Dopo ulteriori studi sarà esposta nel museo del Castello di Castellammare del Golfo.
Nelle foto l’arrivo del ceppo d’ancora nel porto, con i ragazzi dell’associazione e il Professore Sebastiano Tusa.