TRAPANI. Sono ben venti gli esercizi pubblici, tra attività commerciali e cantieri edili, che negli ultimi dieci giorni sono stati sottoposti al rigido controllo dei Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Trapani in sinergia con il Comando Provinciale dei Carabinieri di Trapani. Controlli che, finalizzati essenzialmente al contrasto del lavoro nero, hanno permesso di far emergere una realtà davvero lontana dalla legalità e dalla sicurezza sul lavoro. In vari cantieri, infatti, le forze dell’ordine hanno scoperto ben tredici lavoratori privi di tutela assicurativa e previdenziale. Una scoperta allarmante che ha indotto i militari a intimare la sospensione dell’attività imprenditoriale di cinque delle ditte ispezionate.
A conclusione dell’attività sono state contestate sanzioni amministrative per 95.000 euro vista la presenza dei menzionati lavoratori “in nero”. Al contempo, i datori di lavoro sono stati costretti a seguire le prescrizioni dei militari per riaprire le proprie attività. Dunque, regolarizzare i dipendenti in nero e versare gran parte delle sanzioni e, successivamente, versare i contributi previdenziali e assistenziali obbligatori non corrisposti, finendo col provvedere a pagamenti nettamente superiori che potevano essere evitati semplicemente seguendo la legge.
Il controllo e le successive scoperte condotte dai militari hanno messo in luce un fenomeno sempre più in crescita che falsa lo stesso mercato del lavoro a discapito delle imprese oneste, in un periodo di grave crisi economica quale è quello attuale. Proprio per questo motivo, l’ attività ispettiva dei Carabinieri continuerà incessante anche nei prossimi giorni, al fine di mantenere alto il livello di osservanza delle leggi in materia di lavoro.