“Chi ha inquinato paghi e non ricatti ancora”, ecco le parole dure di Granata sulle vicenda stabilimenti ENI. Anziché mettere in sicurezza gli impianti – continua Granata – e aprire a una stagione di bonifiche e di rigenerazione industriale,dopo aver determinato un vergognoso cedimento del Governo regionale sulle trivellazioni, pone in essere il solito ricatto della chiusura degli stabilimenti industriali”.
Infine “Chiudano pure le raffinerie ma non pensino di ‘defilarsi’ in questo modo dopo il disastro ambientale ed economico che hanno determinato alla nostra Sicilia”. L’esponente di Green Italia – Verdi Europei mette in evidenza una questione scottante e che incide sulla salute e dignità dei siciliani, che ancora una volta rischiano di farsi passare sopra decisioni a loro scapito. Granata, giustamente, pone un problema che da sempre attanaglia la Sicilia: essere terra da sfruttare e quando non va più, da abbandonare senza tanti convenevoli. Nel caso di Eni l’abbandono, sinceramente, non creerebbe grandi dolori, solo se i siciliani rialzano la testa e mettono in moto il loro ingegno.