Nasce il Museo d’arte contemporanea ad Alcamo. Ieri l’inaugurazione

IMG_2543ALCAMO. “Un contenitore culturale per Alcamo”. È stata questa l’espressione più utilizzata ieri sera per presentare l’inedito Museo d’arte contemporanea, sito all’interno del Collegio dei Gesuiti. Un contenitore che, come sostenuto dall’assessore alla cultura Selene Grimaudo in apertura alla presentazione, sarà in grado di generare una rete culturale di grande rilievo per dare una risposta concreta alle nuove generazioni. Ma cosa intende l’amministrazione per “contenitore culturale”? Il Sindaco Sebastiano Bonventre ha parlato del Museo come di un qualcosa che sarà in grado di dare alla cittadina alcamese una vita culturale nuova e sempre attiva. Perché è da un luogo come il museo che nasce uno stimolo in più al sapere, all’arte, e alla cultura in genere. “Questa è una nuova opportunità culturale – afferma il Sindaco Bonventre – che permetterà alla città di essere attiva tutto l’anno da un punto di vista culturale”. Anche l’ingegnere capo del Comune, Anna Parrino, si è mostrata entusiasta del progetto museale portato avanti con l’aiuto degli altri collaboratori, parlando del Museo come di un strumento che consentirà di aprire una nuova pagina nella storia della città. Il Museo, infatti, è un sogno che si coltiva da tanti anni, e che finalmente ha preso forma grazie al contributo di quanti ci hanno creduto e hanno collaborato per realizzarlo. Fra questi non poteva mancare un contributo da parte dell’Università degli studi di Palermo, in particolare dalla professoressa Alessandra Badami, docente del dipartimento di architettura, che ha portato ad Alcamo la propria professionalità, facendosi progettista del “Creative LAB”, un sistema integrato di servizi culturali che mira a riqualificare e rigenerare lo spazio urbano e a sostenere lo sviluppo territoriale. Un progetto che, come sostenuto dalla stessa, è la testimonianza di un lavoro collettivo che costruisce una macchina per Alcamo. Momento di grande commozione, inoltre, quello in cui ha preso la parola il prof. Fausto Cannone che ha regalato alla propria città la sua articolata collezione di strumenti etnomusicali, permettendo la creazione, all’interno del Museo stesso, di una sezione museale ricca di svariati strumenti, e dedicata al padre Gaspare. In virtù del suo impegno culturale verso la propria città, gli è stata consegnata una targa di riconoscimento, che lo ha molto commosso, porgendo i propri ringraziamenti a quanti lo hanno sostenuto nella creazione del progetto in questione.

Alla presentazione non potevano inoltre mancare l’architetto Vito Garbo che ha seguito i lavori di allestimento del Museo, e il direttore artistico Vincenzo Fiammetta che ha spiegato come si articola il progetto. A fine presentazione, dopo il taglio del nastro che ha sancito l’inaugurazione ufficiale del Museo, si è passati alla visita vera e propria del Museo, un museo che si articola fondamentalmente in varie sezioni. Si va infatti dall’esposizione di reperti archeologici ritrovati sul Monte Bonifato e il Castello di Calatubo, fino ai gessi di Nicola Rubino, per poi passare alla collezione di Cannone. Quanto alla collezione d’arte contemporanea questa dovrà allargarsi nel tempo grazie al contributo di artisti che verranno a realizzare opere d’arte site specific, ispirate alle bellezze paesaggistiche e culturali di Alcamo. È un museo in crescita dunque quello alcamese e non resta che sperare anche in un progresso socio-culturale, affinché tutti possano finalmente essere coscienti di quante potenzialità detiene il nostro territorio e fruttarle a pieno. Ieri è stato raggiunto un grande traguardo, ma c’è ancora tanto da fare…

Di seguito alcuni scatti della mostra:

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