Salvini, segretario della Lega Nord, “scende” al Sud per unire i partiti autonomisti. Niente di strano se non fosse un leader che ha espresso più volte giudizi non certo piacevoli nei confronti del Sud e in più la famosa frase “prima il Nord” , che non fa pensare a un unione paritaria nei diritti dei partiti autonomisti. Salvini e co. parlano sempre di Federalismo e autonomia, ma spesso hanno richiamato il governo centrale in modo da favorire il Nord rispetto al Sud, quindi creando, ancora una volta, una disparità che rende più debole un Sud con tante risorse. Infine c’è pure la beffa, perché quelli come Salvini denigrano i cittadini del Sud e li giudicano come incapaci di agire. Come dire ti lego le mani e contemporaneamente ti rimproverano perché non le usi.
E che dire della poca conoscenza della Storia da parte di molti legisti: la Lega parla sempre di Sud palla al piede, non sapendo, o ignorando colpevolmente, che questa condizione è stata creata ad arte per favorire il Nord.
Ma poi la politica della Lega è federalista? Dagli apparentamenti politici non si direbbe, infatti da sempre la Lega fa patti politici con partiti come Forza Italia e la Destra che certo non sono campioni di federalismo; a loro, come ad altri di altre fazioni avverse, il finto Federalismo è servito solo a scaricare ai Comuni le responsabilità di tassare .
Se si arrivasse ad un vero Federalismo, una cosa è certa non avremmo più tra i piedi politici falsi autonomisti e autonomisti anni 30, cioè incapaci di accettare le nuove sfide che un mondo in continua evoluzione ci pone e che propone tante strade. Quindi in Italia ci troveremo in una situazione di politici autonomisti che propongono la chiusura e un mondo che va verso l’apertura per poter al meglio sfruttare le qualità umane e le risorse economiche del locale.