Chiù cunfusi, chi pirsuasi

piano-giovani-150x150Così mia nonna usava dire, quando le persone con cui parlava avevano le idee poco chiare su cosa bisognava fare in certe situazioni perché al mattino dicevano di voler fare una cosa e la sera, ne facevano altre.
Ma perché mi è tornato alla mente questo modo di dire? Mi è ritornato in mente dopo che in questi giorni ho letto e riletto dei tanti articoli sul famoso piano giovani e alle dichiarazioni riportate dai quotidiani rilasciate dal Presidente della Regione Sicilia, e dopo aver visto l’audizione tra l’Assessore alla Formazione e la Dirigente dello stesso settore.
Uno tra i primi titoli che ho letto qualche tempo fa, riportava: “Faremo delle verifiche e bloccheremo il piano giovani”, nei giorni seguenti altri titoli tipo: “Via libera ai primi 800 tirocini del primo click day” fino a quando, sabato scorso, non leggo: “salvi i 1600 stage assegnati con click day…”.
A questo punto è chiaro, la confusione sembra regnare sovrana e ancora più lontana una soluzione al problema; a noi cittadini resta comunque quel senso di approssimazione nella gestione della cosa pubblica: il piano giovani fin dall’inizio era partito tra le ilarità di alcuni, per gli annunci curiosi inseriti tra le figure professionali ricercate, una per tutte quella di sagrestano (con tutto il rispetto per i sagrestani).
Tanti giovani, nonostante tutto, confidavano e confidano in questo importante progetto, per avere una occasione di incontro e un possibile posto di lavoro con le aziende che avevano partecipato al piano giovani inserendo i diversi annunci, ma ancora una volta queste aspettative sembrano deluse. A questo punto un’ultima domanda (sperando che questi ragazzi, non invecchino nell’attesa di una risposta certa) ma, il piano giovani, andrà avanti o verrà bloccato?
Alle prossime dichiarazioni l’ardua sentenza.

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Fulvio Catalanotto nasce in Sicilia, terra, secondo lui, al centro del mondo. Formatore ed esperto dei processi formativi con la passione per la comunicazione e l'informazione. È un ascoltatore cronico di Rosa Balistreri.