E il bar diventa casa. A Trapani una famiglia di senza tetto occupa il Bastione dell’Impossibile

trapani Da alcuni giorni bivaccavano per protesta davanti la casa del sindaco Damiano, a Trapani, di colpo oggi hanno smobilitato andando ad occupare quello che nei giorni delle gare di Coppa America del 2005 era uno dei fiori all’occhiello della città da offrire a turisti, visitatori, ospiti dell’evento, il Bastione dell’Impossibile.

Una struttura che per decenni era rimasta abbandonata, una volta recuperata era diventato un giardino per vip, e per alcuni mesi, concluso l’evento velico internazionale, continuò a funzionare grazie anche alla gestione affidata dal Comune ad un operatore commerciale che si occupava così della struttura e dell’attiguo bar. Poi il declino e l’abbandono. La famiglia di senza tetto oggi ha deciso di fare diventare propria abitazione il locale usato come bar e quindi il giardino. Si dice che qualche premuroso politico locale si sia dato da fare per indicare alla famiglia di senza tetto la disponibilità del luogo. Magari anche per domani dire che l’amministrazione si è tanto dimenticata del Bastione dell’Impossibile tanto da farlo diventare mercè di senza tetto. Fatti quindi i bagagli e rimosse le tende, non perdendosi di animo, la famiglia si è trasferita al Bastione dell’Impossibile. Come dire quanto tutto sembra che sia impossibile, trovare cioè una casa, diventa improvvisamente possibile. 

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Rino Giacalone, direttore responsabile e cronista di periferia. Vive nel capoluogo trapanese sin dalla sua nascita. Penna instancabile al servizio del territorio e alla ricerca della verità.