CASTELLAMMARE DEL GOLFO. E’ stata finanziata, con un importo di duecentosessantacinquemila euro, la messa in sicurezza del costone roccioso sottostante via Puccini, più volte franato.
Per diversi anni si attendeva questo finanziamento per ridurre il rischio dei crolli che in diverse occasioni ha spaventato la cittadinanza. Una vittoria per il primo cittadino a seguito delle sue continue richieste d’intervento. “Dopo varie sollecitazioni – commenta Nicolò Coppola – finalmente si avvia l’intervento di estrema urgenza, evitando ulteriori crolli”.
L’assessorato regionale alle Infrastrutture e Mobilità, dopo vari sopralluoghi ha finalmente riconosciuto la necessità di intervenire urgentemente a tutela della pubblica e privata incolumità. «Grazie all’attività tecnica dell’ingegnere capo dell’ufficio del Genio Civile di Trapani, l’ingegnere Salvatore Pirrone, dell’ingegnere Mario Aurelio Di Trapani e dell’architetto Gaspare Giuseppe Motisi, siamo riusciti ad ottenere il finanziamento – afferma il sindaco Nicolò Coppola. Sono davvero soddisfatto perché con diverse note abbiamo più volte sollecitato l’intervento di estrema urgenza, facendo presente la situazione di pericolo in cui da troppi anni si trova via Puccini, nella zona sovrastante viale Leonardo Zangara. L’assessorato ha constatato la pericolosità del luogo e l’eventualità di ulteriori imminenti crolli e adesso, a tutela dell’incolumità dei cittadini, abbiamo ottenuto il finanziamento dell’intervento per la riduzione del rischio di crollo del costone roccioso sottostante la via Puccini».
Il finanzimento complessivo riguarda 265 mila euro, di cui 200.000 euro per lavori e 65.000 euro per somme a disposizione dell’amministrazione con la modalità della somma urgenza.
«Abbiamo effettuato ulteriori sopralluoghi e monitoriamo costantemente le aree a rischio frane, dove si verificano cedimenti ad ogni consistente precipitazione – conclude il sindaco Nicolò Coppola – Dopo via Puccini, che è già un importante traguardo per la collettività, continuiamo a lavorare per ottenere la messa in sicurezza delle altre zone a rischio idrogeologico» .