CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Si sono riuniti tutti di buon mattino i ragazzi dell’associazione “Castellolibero”, “Libera. Associazioni nomi e numeri contro le mafie presidio Piersanti Mattarella di Castellammare”, l’associazione antiracket, e il gruppo scout Agesci Castellammare 1, per la consueta raccolta delle olive sul terreno confiscato alla mafia in contrada Crociferi.
Il bene, con annesso terreno e ulivi, è stato affidato nel 2012 dall’ex amministrazione Bresciani all’associazione Castellolibero in partenariato con le altre associazione. Le associazioni hanno ottenuto il bene per trentanni e recentemente sono riusciti ad ottenere un’importante finanziamento per la ristrutturazione e per la realizzazione delle attività all’interno di esso. Il progetto si chiama “Da Cosa Nostra a Casa Nostra” e prevede la creazione di un centro di aggregazione giovanile, sportelli di assistenza per le vittime del racket, uno sportello immigrazione, e tante altre importanti attività rivolte alla comunità castellammarese; oltre ad essere la sede delle associazioni.
“Per il secondo anno stiamo raccogliendo le olive sul terreno confiscato alla mafia, sicuramente si tratta di un segnale forte. L’olio sarà utilizzato nuovamente per finalità sociali”. Ci spiegano i ragazzi di Libera.
A lavoro circa 20 volontari, giunti anche da Trapani e Palermo. Tra questi anche il coordinatore provinciale Salvatore Inguì, che non perde mai un’appuntamento. In tarda mattinata anche la visita, per un saluto, del Presidente di Confindustria Trapani Gregory Bongiorno, diventato simbolo di legalità a Castellammare per aver denunciato e fatto arrestare i suoi estorsori ormai un anno fa.
Felici di “sporcarsi” le mani per una buona causa, i ragazzi hanno chiuso con un buon raccolto: 559 kg di olive.
Ancora una volta a Castellammare vince la legalità. Un motivo in più per ribadire che a Castellammare per la mafia non c’è posto e che il futuro lascia ben sperare.