Nel 2005 nonostante la divisa di poliziotto indossata finì arrestato assieme ad un altro suo collega per tentata corruzione. I due patteggiarono la pena e dovettero anche rispondere in solido del danno arrecato dalla Corte dei Conti. Oggi che uno dei due poliziotti a suo tempo arrestati e condannati, è in pensione, si è trovato a fare consulente a titolo gratuito (e non potrebbe essere altrimenti per via della legge che fa divieto di conferire incarichi pubblici a pensionati per qualsiasi attività) presso l’azienda ospedaliera di Messina. Incarico gratuito nell’ambito dell’anticorruzione. Quasi come a mettere come bidello in un asilo un soggetto riconosciuto pedofilo. Lo sappiamo il confronto è brutale, ma lo facciamo per mettere in evidenza una scelta sulla quale si può tanto chiacchierare. Il soggetto nominato è l’ex poliziotto Vincenzo Ciacio, classe 1957, nel 2005 ha patteggiato a Trapani, quando era in servizio ad Alcamo, una condanna per il reato di tentata corruzione. Le cimici dei carabinieri che tenevano sotto controllo un imprenditore ( peraltro arrestato pochi giorni addietro per faccende legate allo sfruttamento della prostituzione) fecero scoprire la richiesta di denaro che quell’imprenditore subiva da due poliziotti. Scattò per ordine della Procura l’arresto dei due agenti che chiusero la loro vicenda patteggiando la pena dinanzi al gup. Continuarono la carriera in polizia anche se trasferiti lontani da Trapani. Dopo anni si risente parlare della loro storia, anche se nel frattempo non erano mancate altre voci, come quella che i due in realtà fossero agenti dei servizi segreti e dovettero prendersi quella condanna per tacere il fatto che stavano lavorando sotto copertura. Sia dinanzi al gup che ha patteggiato con loro la pena, sia davanti alla Corte dei Conti però questa circostanza, che i due erano 007 , non è mai venuta fuori, nemmeno come lontana e remota ipotesi. Rispunta però adesso, in occasione della nomina di Ciacio a consulente presso l’ospedale di Messina. Il riferimento al fatto che Ciacio è un ex 007 è stato scritto su alcuni siti di informazione. A favore di Ciacio però il fatto di avere fatto parte della squadra che arrestò Giovanni Brusca. Tutto questo gli è valso un posto per un anno senza stipendio e senza altri oneri , di consulente presso gli ospedali riuniti Papardo-Piemonte di Messina, a disposizione della direzione generale, “visti i titoli di studio e formativi nel settore della polizia giudiziaria”. Nella delibera, la 303 del 26 novembre 2014, si legge che in data 17 novembre 2014 il Ciacio ha chiesto di potere svolgere “attività di supporto a titolo gratuito per la direzione generale aziendale”. Così di colpo, senza nessuna premessa. La delibera non lo dice che si tratta di un ex 007 e che è stato condannato suo malgrado per non tradire la copertura dei servizi, però la voce è subito girata a Messina per spiegare il perché di quella scelta. Un consulente per sicurezza e investigazioni indispensabile dopo che da sei mesi da dentro quest’ ospedale sono sparite tante cose.