CALATAFIMI- SEGESTA. Alle 4 del mattino dell’8 dicembre la storica statua di Maria Santissima attraverserà le vie del centro storico tra le tipiche “ciaccule di disa” e le classiche “vuciate”
Un evento religioso, legato alla ricorrenza dell’immacolata, cui si collega una forte tradizione folkloristica che vede la cittadina coinvolta già dalle prime ore della sera precedente. Tipica le “Tavulidde”, cene che finiscono allo scampiano delle chiesa di San Michele, momento in cui ciascuno prendeprocede il proprio posto al corteo. Dalle 4 alle 8 la processione per concludersi davanti la chiesa di San Michele, dove ha luogo la fiaccolata finale.
Una trazione, ricordano gli organizzatori, legata a Vincenzo Avila che fece benedire la propria effigie in carta pesta della Vergine la mattina dell’8 dicembre 1908, a conclusione della novena.
Il mastro, un calzolaio, insieme ad altri colleghi portò il simulacro presso San Michele e da allora ogni anno l’evento si ripete.