In merito allo stop dato da Palazzo Madama sull’utilizzo delle intercettazioni telefoniche inerenti le indagini sull’ex senatore Papania da parte della DDA di Palermo, Valentina Palmeri, deputata regionale del M5S, si esprime sull’intera situazione.
“Quello che è successo ieri al Senato è veramente scandaloso, il PD ha finalmente gettato la maschera e si è rivelato a tutti per quello che è: un partito di affaristi che prende vergognosamente in giro gli italiani, ben coperto da una rete di giornalisti compiacenti che coprono quotidianamente le sue porcherie, a Roma come a Palermo. All’indomani dello scandalo di Mafia Capitale, che potrebbe portare allo scioglimento della città capitolina amministrata dal PD per infiltrazioni mafiose, questo è l’esempio che questo partito di menzogneri fornisce alla nazione intera: mentre in Giunta per le Immunità prima votano il «sì» al Tribunale di Palermo di poter usare, in un processo per corruzione, alcuni ascolti che riguardano Papania, in Aula a Palazzo Madama si stoppa tutto e si rinvia il «dossier» in Giunta.”
“Papania, – continua la deputata Palmeri nella sua nota – si legge nella relazione della Giunta redatta da Maurizio Buccarella (M5S), avrebbe, nell’ambito della gestione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani dell’ATO Trapani 1, in concessione all’Aimeri Ambiente Srl, in concorso con Orazio Colimberti, direttore dell’Area Sud della società concessionaria e con Salvatore Alestra, direttore dell’ATO Trapani 1, istituito un accordo criminoso in cui riceveva da Colimberti, in più occasioni, utilità consistite nell’assunzione di numerose persone a lui gradite e da lui segnalate indicendo Alestra a compiere, in cambio di tali assunzioni, atti contrari ai suoi doveri di pubblico ufficiale. In pratica, in cambio dell’assunzione di personale imposto da Alestra e dal senatore Papania, Colimberti avrebbe ottenuto per la sua società “il benestare degli organi di governo ambientale sugli appalti e sull’irregolare svolgimento del servizio”. E questo si sarebbe protratto, sempre secondo l’accusa, dal 2010 fino al maggio 2012. Questa vicenda dimostra quanto sia bugiardo questo partito, che la mattina predica legalità e la sera salva gli “amici degli amici”. Vergogna!”
In chiusura un invito al Partito Democratico alcamese: “E il Pd alcamese cosa ne pensa di questa storia? Sarebbe interessante capire che idea hanno di legalità e rispetto delle regole, ma penso che il silenzio in questo caso la farà da padrone!”