Indagato era anche l’ex sindaco Giorgio Macaddino. Esposti infondati quelli dell’ex assessore provinciale Girolamo Pipitone
Il giudice del Tribunale di Marsala, Annalisa Amato, ha assolto tutti gli indagati di una maxi indagine sugli appalti affidati fino al 2009 dal Comune di Mazara del Vallo quando sindaco era Giorgio Macaddino. L’indagine era relativa ad incarichi conferiti dall’amministrazione comunale mazarese in relazione a diversi lavori pubblici. L’inchiesta, condotta dai carabinieri, fu avviata dopo una serie di esposti dell’ex assessore provinciale Girolamo Pipitone e riguardava anche l’ambito dei rapporti tra il Comune e la Belice Ambiente, al tempo in cui sindaco era Macaddino e amministratore delegato l’avv. Truglio. Assolti al termine del processo svoltosi con il rito abbreviato sono stati Giorgio Macaddino, Vito Calcara, Vito Caradonna, Caterina Agate, Vito Giacalone, Filippo Mirasolo, Luigi Augusto Marconi, Francesco Marzucco, Filippo armato, Pietro Fiorentino, Baldassare Campana, Pietro Maria Calandrino, Francesco Truglio, Francesco Placenti, Emanuele Canzoneri. In fase preliminare il gup aveva prosciolto un altro indagato, Domenico Tuttolomondo, segretario generale del Comune di Mazara. In generale i reati contestati sono quelli di abuso, falso e violazione delle norme della tutela ambientale. “Questa sentenza – afferma l’avvocato Marcello Montalbano, difensore dell’ex assessore Vito Caradonna – sugella l’assoluta legittimità dell’operato dell’amministrazione e per quanto mi riguarda del mio assistito. E’ una sentenza che riordina i fatti nel corretto verso della legalità e piena correttezza amministrativa”. Gli altri difensori erano Paolo Paladino, Walter Marino, Edoardo Bonanno, Leonardo Marino, Eugenio de Gaetano, Fabrizio Torre, Nino Sugameli, Antonio Carmicio, Vincenzo Bonanno e Antonino Sammartano.