La riserva naturale del Bosco D’Alcamo ancora chiusa. Un pugno al cuore per tutto il territorio

Monte Bonifato (2)ALCAMO. E’ interdetta dal 27 Ottobre del 2014 la riserva del Bosco D’Alcamo sul Monte Bonifato. Non sono bastati gli incendi dolosi subiti negli anni precedenti, adesso a strappare agli alcamesi uno dei luoghi più affascinanti del proprio territorio ci si mette anche la burocrazia, l’inefficienza, la negligenza e la scarsa programmazione politica.

I primi segnali negativi arrivarano già nel 2009, quando una determina dirigenziale della Provincia Regionale di Trapani disponeva la chiusura momentanea della riserva per preservare l’incolumità pubblica, nel caso di accidentale caduta degli alberi. Ma dal 2009 ad oggi nessun reale intervento è stato fatto per garantire una prospettiva di lungo periodo per questo splendido presidio ambientale e naturalistico. Da lì in poi, invece, sono scaturiti una serie di restrizioni, divieti e disinteresse che hanno portato alla condizione attuale. Monte Bonifato (1)Eppure in questi anni la montagna di Alcamo è stata, per quel che si è potuto, curata, sorvegliata, mantenuta e talvolta adottata dai tanti volontari e amanti della natura che le sono rimasti sempre accanto, specie nei momenti più difficili. Quelli che, invece, non si sono presentati all’appello in questi anni sono state le istituzioni con il loro disinteresse e mancanze di prospettive.

Ad onore del vero, negli ultimi tempi pare che l’amministrazione alcamese stia ponendo sempre più attenzione per individuare una risoluzione della vicenda, anche se la problematica sembra annidata all’interno del Libero Consorzio di Trapani (ex provincia). Pochi fondi economici e mancanze di idee in sintensi.

Oggi, però, la riserva del Bosco D’Alcamo ha bisogno di una marcia in più, altrimenti il rischio concreto è quello che rimanga bloccata ancora per molto tempo, vietando così l’accesso ai potenziali visitatori.

Monte Bonifato (3)La minaccia della caduta degli alberi è reale, ma quello che dà rabbia ai tanti cittadini, comitati, ambientalisti e associazioni è il fatto che negli anni nessuno, di competenza, abbia mai pensato di effettuare una seria “manutenzione”, cercando di abbattere gli alberi maturi, in modo da preparare il terreno per un nuovo rinfoltimento boschivo.

La riserva, quindi, ad oggi ha bisogno di una serio ed imminente intervento. E sarebbero in tanti tra cittadini, associazioni e imprese pronti ad intervenire purché venga restituito a breve uno dei luoghi più preziosi al territorio alcamese e siciliano. Loro ci sono. Adesso mancano solamente le risposte di chi di competenza, con l’auspicio che il Monte Bonifato possa ritornare a respirare il prima possibile.

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Marcello Contento nasce a Palermo nel 1982, vive la sua vita tra la Sicilia e la Toscana. Giornalista, insegnante di economia aziendale e lettore incallito di Tex e Alan Ford.