La soprintendenza diffida l’amministrazione di Trapani per la rimozione di alcune scenografie. Salone denuncia il Sindaco

Francesco SaloneTRAPANI. A seguito della diffida sulla rimozione di alcune scenografie nel centro storico, da parte Soprintendenza per i Beni Culturali e Ambientali di Trapani, su segnalazione del consigliere Salone, il Sindaco Vito Damiano si trova nuovamente sotto attacco.  Il consigliere Salone adesso denuncia il sindaco alla Procura.

«La segnalazione sulla improvvida collocazione delle vecchie scenografie del luglio Musicale Trapanese a guisa di arredo urbano natalizio aveva una sua ragion d’essere, sebbene sia stata aspramente criticata da alcuni e guardata con diffidenza da altri. Scrissi in una nota – ricorda oggi il consigliere Francesco Salone – che, al di là del giudizio estetico, mancavano “dei pareri della Soprintendenza ai Beni culturali oltre alle autorizzazioni relative all’occupazione di suolo pubblico” e ne chiesi quindi la rimozione immediata diffidando l’amministrazione».
«Una qualche ragione, che non fui preda di vaneggiamenti – afferma Salone –, deve aver convinto anche la stessa soprintendente, architetto Paola Misuraca, se è vero, come è vero, che nel suo ruolo istituzionale ha preso carta e penna e il 23 dicembre scorso ha inviato a sua volta una nota (in allegato al presente comunicato)all’indirizzo dell’amministrazione comunale nella quale scrive che gli allestimenti collocati nel centro storico di Trapani “risultano avulsi dal pregevole contesto storico-culturale nonché dissonanti per tematismi prescelti, matericità, dimensioni e cromie”. Infine il soprintendente invita l’amministrazione “alla immediata rimozione dei medesimi” e che per il futuro queste iniziative possano essere valutate “opportunamente e approfonditamente” con la stessa soprintendenza».

«Ogni altro commento da parte mia – conclude il consigliere Salone – mi sembra superfluo anche se devo constatare e tornare a denunciare che l’amministrazione comunale non solo ha disatteso l’invito alla rimozione immediata dei manufatti da parte della soprintendenza, tant’è che sono rimasti lì dove sono stati collocati per tutto il periodo natalizio (ancor oggi alcune erano nelle vie del centro), ma ancor peggio ha consentito la realizzazione di una specie di suk con teloni e pareti fittizie, allestito presso la piazza mercato del pesce, anche in questo caso in spregio a qualsiasi autorizzazione e a qualsiasi norma e in assoluta dissonanza con la pregevolezza e la storicità dei luoghi. Tutta la documentazione relativa, compresa di foto, è oggetto di un mio esposto alla Procura della Repubblica di Trapani per gli eventuali rilievi».

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