PALERMO. Paura ieri mattina in via Papireto a Palermo nei pressi del palazzo di giustizia, a pochi passa dal noto mercato delle pulci, per l’ennesimo allarme bomba. Una valigia sospetta è stata segnalata nei pressi di una fermata dell’Amat. Immediatamente sul posto vigili urbani, carabinieri, vigili del fuoco che hanno messo in sicurezza l’area. Sul posto anche gli artificieri che hanno aperto la valigia. Al suo interno gli artificieri non hanno trovato niente di rilevante, probabilmente si trattava soltanto di un bagaglio dimenticato da qualcuno alla fermata dell’autobus.
È il secondo allarme bomba in pochi giorni (qualche giorno fa in via Lazio a pochi passi dalle abitazioni di due magistrati antimafia). Quella di ieri era una semplice valigia dimenticata, come accade comunemente in tutte le città d’Italia. A Palermo però è diverso: una comune valigia dimenticata, specialmente se in posti “particolari” può significare tante cose. Nei mesi scorsi sono state tante le valigie “dimenticate” in giro per la città che hanno messo in allarme i cittadini e le forze dell’ordine. In tutti questi casi si trattava di una semplice valigia piena di indumenti dimenticata da qualche clochard (come quella fatta brillare in cattedrale lo scorso ottobre) o da turisti. Qui a Palermo basta poco per mettere tutti in allerta. Non è sicuramente un periodo tranquillo (quando mai lo è stato?), il clima diventa di giorno in giorno sempre più caldo e si percepisce la tensione per le vie della città.
Allerta massima nei luoghi e negli edifici chiave della città, su tutti il palazzo di giustizia dove ogni giorno lavorano magistrati impegnati in prima persona nella lotta alla criminalità organizzata. In fine, le recenti rivelazioni di alcuni pentiti, in particolare quelle del pentito Vito Galatolo che racconta del piano di morte organizzato e preparato per il pm Nino Di Matteo, non fanno che incrementare la preoccupazione. Secondo Galatolo il tritolo è già arrivato a Palermo. Proprio per questo motivo da mesi in città si susseguono blitz e controlli.
Quella a cui stiamo assistendo sembra essere la strategia della tensione già utilizzata in passato e che adesso sta tornando in auge. O forse si tratta della stessa strategia, mai realmente terminata.