Si è tenuto giovedì scorso un tavolo tecnico sullo stato dell’arte dell’impiantistica presentata dalla Società per la Raccolta dei Rifiuti, “Trapani Nord”, impiantistica già dotata dei decreti autorizzativi sin dal 2011 ma che non hai mai avuto la necessaria copertura finanziaria regionale.
La deputata all’Ars del Movimento 5 Stelle Valentina Palmeri ha chiesto una serie di incontri con il dipartimento dell’acqua e dei rifiuti della Regione siciliana e con la stessa Srr Trapani Nord.
Tali confronti hanno portato, dopo un’attesa di quasi due mesi, alla costituzione del tavolo tecnico di giovedì pomeriggio con l’assessore regionale Vania Contrafatto, i tecnici e il vice presidente della Srr “Trapani Nord” Sebastiano Bonventre. Tale incontro ha avuto l’intento di presentare l’impiantistica, evidenziare tutte le eventuali criticità ed accelerarne i finanziamenti stessi bloccati da sempre per la totale inadempienza regionale e per la totale inosservanza del piano regionale dei rifiuti, anche alla luce del fatto che, dai precedenti incontri con il direttore generale dell’assessorato Armenio, era stata data disponibilità di finanziamento.
Riassumendo i passi precedenti. “Dagli atti ricevuti e dall’incontro col presidente dell’Srr Mino Spezia, l’Ato, nella media siciliana, sebbene molti obiettivi non sono stati ancora raggiunti e sebbene alcuni sindaci potevano fare molto di più, si conferma un ambito virtuoso, con una raccolta media totale del 40%, media ben al di sopra di quella siciliana. Questi sforzi dei cittadini, però, purtroppo sono stati compiuti senza alcuna impiantistica pubblica a supporto della raccolta differenziata, unica via per calmierare i costi, per non annullare tutti gli sforzi finora compiuti, per chiudere il ciclo in modo virtuoso e rispettoso dell’ambiente e delle direttive europee, e per non vederci rifilare un gassificatore o un inceneritore di cui non avremo assolutamente bisogno”, così la deputata Palmeri.
“Infatti – continua – l’impiantistica presentata già da tempo comprende l’impianto di compostaggio che sorgerebbe in un’area confiscata alla mafia nel territorio di Calatafimi-Segesta, per produrre compost a vantaggio dell’agricoltura del trapanese che, possedendo diverse eccellenze, potrebbe così anche fare a meno di prodotti chimici per la concimazione; la discarica a Borranea, in contrada trapanese, impianto di tipo avanzato che prevede anche un impianto Tmb, che annullerebbe ogni tipo di emergenza sui rifiuti indifferenziati come quella vissuta nel periodo natalizio; ed una piattaforma di valorizzazione e selezione del secco, a Buseto Palizzolo”.
“Tale impiantistica corrisponde pienamente, e in modo coerente, alla strategia della Srr Tp Nord, alle strategie nazionali e alle direttive europee che seguono la strategia “rifiuti zero”. Per cui viene fuori anche che non necessiterebbero assolutamente impiantistiche del tipo dei termovalorizzatori o gassificatori, fantasma che la parlamentare Cinquestelle e il sindaco di Alcamo, tra gli intervenuti ad un convegno lo scorso Novembre a Castellammare del Golfo per la presentazione di un progetto di «valorizzazione» energetica dei rifiuti di ben quattro province siciliane, avrebbero contribuito a scacciare, esprimendo in modo chiaro un forte “NO”.
“A questo punto non possiamo che augurarci che l’assessore Contrafatto – conclude Palmeri – dia un seguito concreto alla presa d’atto della documentazione presentata e che inizi finalmente il fondamentale confronto sul piano rifiuti regionale all’ARS e, quindi, in commissione Ambiente e territorio”.