ALCAMO. E’ un volto conosciuto dalle forze dell’ordine quello di Troudi Haithem, pregiudicato classe 1982 di nazionalità tunisina, e residente ad Alcamo, arrestato ieri dai militari dei Carabinieri di Alcamo per spaccio di droga. Quest’ultimo era stato già arrestato l’anno scorso, insieme ad altri due complici tunisini, a conclusione di lunghe e complesse indagini riguardanti lo spaccio di droga in quanto ritenuti artefici di aver gestito un’importante piazza di spaccio nel comune alcamese.
I tre infatti erano stati ritenuti responsabili di ripetuti episodi di spaccio di sostanze stupefacenti, aggravati anche dall’aver ceduto droga a ragazzi minorenni. Le indagini dei carabinieri avevano preso piede nel mese di Marzo 2012 allorquando giungevano in caserma diverse segnalazioni che indicavano la presenza di cittadini extracomunitari che si aggiravano a piedi nei pressi del locale Ospedale ed alcune vie limitrofe, i quali, si incontravano frequentemente, soprattutto nelle ore serali, con giovani del posto, appartandosi in zone isolate per poi far ritorno nei soliti punti dì incontro. A supportare i militari anche le intercettazioni e videoriprese tradotte grazie all’ausilio di un interprete. Il linguaggio utilizzato dagli spacciatori prevedeva parole in codice come “fumo… alloro… prezzemolo… la cosa… le banane… la farina…” per indicare la sostanza stupefacente. Grazie a queste prove, i militari dell’Arma, sono riusciti a raccogliere numerosi elementi al fine di incastrare i pericolosi malviventi.
Proprio nel corso di quell’indagine erano inoltre stati identificati più di 50 ragazzi alcamesi, molti dei quali ancora minorenni, che si mettevano in contatto con gli stessi, con cadenza quasi giornaliera, al fine di acquistare sostanza stupefacente del tipo “hashish” e del tipo “marijuana” ed in alcuni casi anche “cocaina”.
Dopo un anno il Troudi era tornato in libertà essendogli stata concessa la misura alternativa dell’obbligo di presentazione alla p.g., tuttavia lo stesso nonostante il beneficio concesso ha continuato a dimostrarsi irrispettoso delle leggi, tanto da essere stato deferito all’Autorità Giudiziaria per ripetute violazioni dell’obbligo a cui era sottoposto.
A seguito delle continue segnalazioni dei carabinieri , il Tribunale ha disposto l’aggravamento di misura. Dopo l’arresto l’uomo è stato condotto presso la propria abitazione per scontare la misura cautelare in regime di arresti domiciliari.