TRAPANI – Domani sarà l’ultimo giorno in cui gli alunni sordi delle scuole della provincia di Trapani potranno usufruire del servizio di Assistenza alla comunicazione scolastica. Il servizio è infatti momentaneamente sospeso per l’anno in corso a causa dell’esaurimento delle risorse per il pagamento degli assistenti.
“Siamo stanchi di essere condizionati dalla disponibilità economica per qualsivoglia nostro diritto ”, ha affermato il Presidente della Sezione Provinciale ENS di Trapani, Pietro Lombardo. Non è possibile permettere che quello che è un diritto non venga garantito per qualsiasi motivo si presenti, benché meno per motivi finanziari. Nella vacanza di assistenza alla comunicazione, gli studenti saranno soggetti ad un’ingiusta disparità di trattamento rispetto ai loro compagni di suola udenti e così certamente danneggiati. E’ necessario, pertanto, che si disponga con massima celerità e con sincero interesse ai provvedimenti procedurali che possano garantire una continuità del servizio di assistenza alla comunicazione scolastica, com’è giusto ed eticamente doveroso che sia.”
Intanto i lavoratori della cooperativa Azione sociale, che si occupano del servizio di assistenza alla comunicazione dei bambini disabili delle scuole del territorio, annunciano un sit in davanti a sede della ex Provincia regionale di Trapani per lunedì 16 alle ore 9.00.
A coordinare la manifestazione e a far sentire la voce dei lavoratori sono Mimma Calabrò, segretario Fisascat Cisl Palermo Trapani, e Domenico Rizzo referente del presidio Trapani Fisascat, “a rischio ci sono più di cento posti di lavoro, chiederemo il supporto della Prefettura – spiegano – per giungere a soluzioni condivise che possano tutelare gli studenti disabili e le loro famiglie e, conseguentemente, i livelli occupazionali degli operatori coinvolti”.
Il servizio di assistenza alla comunicazione erogato dalla Provincia, che viene sospeso a causa della mancanza di fondi, proseguono i sindacalisti, “non può non avere l’utenza come punto di partenza dal quale avviare ogni ragionamento, utenza fatta di persone alla quale bisogna assicurare l’effettivo esercizio del fondamentale diritto allo studio, favorendo il rispetto della dignità umana di coloro i quali necessitano di maggiore cura e attenzione. La sospensione del servizio rischia, – aggiungono Calabrò e Rizzo – anche di accentuare l’assenteismo scolastico per mancanza di servizi ritenuti essenziali”.