Dovevano essere ore di dopo scuola e invece erano ore di vero e proprio incubo. Una ragazzina non era nemmeno quattordicenne, era il 2004, quando cominciò a subire dapprima attenzioni morbose poi vere e proprie violenze, nella stanza della direttrice dell’istituto Rubino di Marsala. Una struttura che funzionava proprio per dare assistenza a giovani provenienti da contesti sociali disagiati. La direttrice dell’istituto, Giuseppa Signorelli, 52 anni, e Vincenzo Galfano, 50 anni, che faceva da bidello nella scuola, sono stati rispettivamente condannati dal Tribunale di Marsala a 10 e a 9 anni. Per tutti e due i giudici hanno pronunciato l’interdizione perpetua dai pubblici uffici. Dovranno inoltre risarcire la scuola e la vittima dei loro abusi. In pieno i giudici del Tribunale di Marsala hanno accolto le richieste del pm Sabrina Carmazzi. Le indagini che nel 2012 sfociarono nell’arresto dei due, furono condotte dalla Squadra Mobile di Trapani. Del caso si occupò il pool investigativo specializzato ad occuparsi delle violenze su minori, diretto dal capo della Mobile, Giovanni Leuci. La ragazzina veniva solitamente invitata nella stanza della direttrice e in quell’ambiente hanno accertato i giudici (collegio presidente Gulotta) dapprima ha subito attenzioni morbose e poi vere e proprie violenze, atti sessuali compiuti dalla direttrice quando dal bidello.