CASTELLAMMARE DEL GOLFO. Arriva con toni duri la risposta dell’’associazione “Cambiamenti” sulla questione depuratore. In particolare, in un comunicato, si critica la decisione presa dall’amministrazione in “totale autonomia”.
Secondo Cambiamenti, lunedì scorso durante il consiglio comunale straordinario sulla questione depuratore è andata in onda una puntata della telenovela “Depuratore: aspetta e spera”.
“La situazione – si legge nel comunicato – assume sempre di più i contorni di una colossale presa per i fondelli. Noi di Cambiamenti per primi, – continua – in sede consiliare, già il 24 luglio del 2014 abbiamo sollevato i nostri dubbi in merito al problema che si stava delineando attorno al progetto del depuratore. In quell’occasione abbiamo chiesto all’amministrazione di aggiornarci sullo stato di avanzamento dell’iter burocratico. I nostri dubbi di allora vengono ogni giorno avvalorati fino a giungere al Consiglio Comunale di lunedì sera.
In pratica questa Amministrazione, – spiegano – in totale autonomia e senza alcuna condivisione con il Consiglio Comunale, più di un anno e mezzo fa stravolgeva il progetto di un impianto di depurazione dei reflui portato avanti dalla precedente Amministrazione, e ne cambiava l’ubicazione (prima in caverna, oggi in trincea). Il tutto senza nessuna Delibera di Giunta, o meglio, l’unica delibera risale al Dicembre 2013 e fa riferimento alla prima versione del depuratore, appunto in caverna. Lasciamo stare le scelte tecniche e i vari passaggi che abbiamo già in passato raccontato, il problema è che in un anno e mezzo le poche spiegazioni alle scelte che l’Amministrazione stava facendo arrivavano dai 4 canti e non attraverso canali ufficiali, o incontri pubblici, fatta eccezione per un paio di interventi in consiglio comunale, sollecitati dalle forze di opposizione e che date le reazioni venivano visti come un fastidio”.
“Oggi, – conclude l’associazione Cambiamenti – dopo che tutte le scelte erano state fatte e dopo che l’Amministrazione aveva da tempo deciso di cambiare progetto e correre il rischio di perdere un finanziamento importante (23.000.000 di euro circa), con tutte le conseguenze del caso, veniva chiesto al Consiglio di prendere atto del nuovo progetto (e non soltanto di votare la variante allo strumento urbanistico, come veniva indicato nel verbale dell’ultima conferenza di servizi ).
In altri termini è stato chiesto al Consiglio di far finta di decidere insieme all’amministrazione di procedere ad un progetto già deciso da un anno e mezzo. Il Sindaco e la sua Giunta hanno cercato di fare passare questa per una scelta del Consiglio. Così… non si sa mai che domani ci sarà da dividersi le colpe di un fallimento. E’ ovvio che noi non ce lo auguriamo, ma non siamo neanche disposti ad assumercene la responsabilità, avendo sollevato a tempo debito il problema e non essendo stati ascoltati”.