Inizierà tra un mese esatto il processo, presso la Corte D’Assise di Trapani, che vede imputata Aminta Altamirano Guerrero, la donna messicana che viveva ad Alcamo accusata di aver somministratato una dose massiccia al proprio figlio di tre anni. A causare lo slittamento del processo è la rinuncia di un giudice popolare. Nella mattinata di ieri, in aula è arrivato anche il console messicano Gustavo Martinez Cianca che a fine udienza ha scambiato anche due chiacchere con la donna messicana.
I fatti avvennero nella notte tra il 13 e il 14 Luglio del 2013, in un appartamento della via G.Amendola ad Alcamo, quando la madre si accorse, alle prime ore del mattino, della morte del piccolo Lorenz. Sin dall’inizio dell’accaduto la pista maggiormente accreditata fu quella dell’ingerimento di alcuni farmaci antidepressivi tenuti dalla madre (sospetti poi confermati dall’autopsia effettuata dal medico legale Prof. Procaccianti). Per gli inquirenti la donna voleva suicidarsi insieme al proprio figlio.
Adesso si attenderà la nuova composizione della Corte D’Assise e il successivo incardinamento del processo.