L’impegno sociale vero contro le mafie cresce, coniugato con il “Noi responsabile” e la forte presa di coscienza che tante cose devono ancora cambiare
Nel pomeriggio e sino a tarda sera dello scorso 28 febbraio presso la Chiesa Santa Maria di Gesù, a Trapani, la Calcestruzzi Ericina Libera e il Presidio di Libera Trapani “G. G. Ciaccio Montalto”, hanno ricordato il Prefetto del Popolo Fulvio Sodano, ad un anno esatto dalla sua scomparsa, dedicando l’evento “Parole, Note e……..” grazie alla collaborazione dei cori del IV Circolo didattico “G. Marconi” di Trapani, Istituto Comprensivo “G. Mazzini” di Erice e dell’ Ente Nazionale Sordi – Onlus Sezione di Trapani, quale esempio di integrazione sociale.
La serata ha visto il susseguirsi di canti, interventi, testimonianze, video, in onore di un rappresentante delle Istituzioni, Fulvio Sodano, che ha basato la sua carriera sul forte principio di legalità e di onestà, sulla speranza e sul “sogno” di un mondo più giusto, sulla passione e senso di responsabilità. Giacomo Messina, presidente della cooperativa dei lavoratori che oggi gestisce la Calcestruzzi Ericina Libera, sapientemente ha saputo fare alternare le dolci voci dei bambini, i loro canti, le parole di stima dettate dalle Istituzioni presenti e le tesi realizzate da studenti universitari provenienti da diverse città italiane, che hanno ricordato la dedizione e l’impegno mostrato nel campo dei beni confiscati, si è raccontata la storia di colui che ha fatto della Calcestruzzi Ericina Libera, azienda confiscata al boss Vincenzo Virga, l’ emblema della lotta dello Stato contro Cosa Nostra.
La commozione dei soci della cooperativa e di Gisella Mammo Zagarella ingegnere dell’Azienda, nel testimoniare la vicinanza di un uomo dello Stato ai lavoratori posti sull’orlo del fallimento post confisca, ha permesso ai presenti di poter comprendere il valore del coraggio, della perseveranza e del Noi perché “Insieme si può”.
La forza del Noi insieme alla forza del cuore, sottolineata dal Vescovo di Trapani Pietro Maria Fragnelli, rappresenta il motore del cambiamento di una società indirizzata all’individualismo.
“Il cambiamento ha bisogno del Noi, la speranza siamo Noi” sono le parole con le quali Don Luigi Ciotti, fondatore di Libera: Associazioni, nomi e Numeri contro le mafie, ha voluto esortare le coscienze alla riflessione. “Fulvio Sodano ha vissuto la sua vita sul Vangelo e sulla Costituzione; non è stato il cortigiano di nessuno. Ci ha donato il coraggio a non mollare mai senza il quale la vita è meno vera e viva, la corresponsabilità, la coerenza e l’attendibilità”.
Proprio per questo impegno profuso i rappresentanti delle amministrazioni locali di Favignana, Marsala, Erice, Valderice e Paceco, insieme ai cittadini trapanesi onesti hanno ricordato il riconoscimento del titolo di cittadinanza onoraria, concessogli negli anni scorsi.
L’intervento del giornalista Rino Giacalone ha raccontato la storia, i retroscena della vita di quell’Uomo, trovato ad operare in una città difficile e con mille problematiche, nell’indifferenza della cittadinanza dormiente innanzi alla presenza asfissiante della mafia, in particolare della “mafia dei colleti bianchi” e successivamente allontanato perché “scomodo”. Per Sodano bisognava rimboccarsi le maniche e tentare di riavvicinare la gente alle Istituzioni. Un processo di rivoluzione sociale che Sodano è riuscito ad avviare mentre “i mafiosi, ha ricordato Giacalone, intercettati preannunciavano l’imminente suo trasferimento, cosa che avvenne. I mafiosi anticiparono ciò che il Consiglio dei Ministri presieduto da Berluisconi, ministro dell’Interno Pisanu, sottosegretario all’Interno D’Alì, andò a decidere nel luglio del 2003”
Significative le parole del Prefetto di Trapani Leopoldo Falco, “la vicinanza delle Istituzioni alla società civile, il dialogo con le realtà sociali del territorio, rappresenta un passo verso l’apertura, il cambiamento, la cooperazione”. Grazie alla fattiva collaborazione di Libera Coordinamento Provinciale di Trapani, e dell’associazionismo è stato possibile attivare concrete risposte ad emergenze, e pensare a percorsi condivisi di legalità.
“Stato non più visto come una serie di strutture burocratiche incapaci di offrire servizi e soddisfare i bisogni della collettività ma che dunque colmi le distanze, eliminando una pericolosa tendenza alla disaffezione per i diritti e la legalità”. Così il Sostituto Procuratore di Trapani Andrea Tarondo ha ricordato il Prefetto Fulvio Sodano, rimembrando tratti di alcune delle sue riflessioni.
Non sono mancati momenti di allegria, di magia, di dialogo tra i piccoli e i grandi: i loro visi curiosi e soddisfatti hanno incantato la serata, il loro impegno nel ricordare e trasmettere a Noi Adulti la determinazione della lotta alla mafia, la speranza per i giovani di vivere in libertà nel rispetto dei propri diritti e nella realizzazione dei propri sogni. “Se credi in quello che fai, se unisci la passione ai sogni è possibile che si avverino” (Cit. Fulvio Sodano).
“È questo che Fulvio sognava. In questo luogo sacro il sogno si tocca con mano” sono state le parole della moglie del Prefetto Maria Augello, insieme al figlio Andrea Sodano, commossi, fieri di aver vissuto e di essere stati accanto ad un Uomo leale e onesto, che ha fatto della legalità impegno quotidiano e che ha proiettato la sua vita alla realizzazione dei suoi ideali.
Momento conclusivo della serata, con le note di “Lo stelliere”, ha visto le scolaresche ringraziare la partecipazione della signora Sodano e del figlio, donando loro piccoli ma importanti lavori ideati e realizzati a dimostrazione dell’impegno, delle denunce e della sua forza che lo hanno reso un Simbolo per tutti i cittadini onesti.