Non passano in consiglio le “misure antincendio per il periodo estivo” il Coordinamento salviamo Monte Inici non ci sta

Monte iniciCASTELLAMMARE DEL GOLFO. Il Coordinamento salviamo Monte Inici si dice “indignato” per quanto avvenuto nella seduta del consiglio comunale del 25 febbraio.

Nello specifico si riferiscono al voto contrario del consiglio comunale all’atto di indirizzo avente ad oggetto “misure di prevenzione di prevenzione e controllo antincendio da porre in essere con urgenza in vista della prossima stagione estiva 2015” presentato dai consiglieri di “Cambiamenti” Stefano Cruciata e Vitalba Labita. “Questa decisione ci lascia davvero molto perplessi” si legge nella nota. Il consigliere Labita durante la seduta del consiglio comunale, facendosi portavoce del Coordinamento, ha spiegato l’importanza dell’atto in questione, invitando tutti a votarlo. La discussione ha acceso un po’ gli animi, tanto che il consigliere di maggioranza Camillo Coppola, pur condividendo l’atto, spiegò che “bisogna distinguere la politica dall’associazionismo” e che l’amministrazione si stava già facendo carico della questione, decidendo così di non votare l’atto.

“Ci chiediamo se i consiglieri comunali nell’espressione del loro voto abbiano considerato la proposta nella sua alta finalità o se viceversa non abbiano operato in base a pregiudizi e a vecchie logiche, non rispondenti di certo al bene comune. – spiegano dal Coordinamento salviamo Monte Inici -. E’ stato obiettato che occorre separare l’attività politica da quella dell’associazionismo, solo perché l’atto riprendeva istanze già avanzate dal Coordinamento “Salviamo Monte Inici”. E’ ammissibile pensare che la politica debba chiudere le porte alle forme di democrazia partecipata che provengono dai movimenti dei cittadini e non incanalarla secondo forme istituzionali che diano valore ad esperienze di mobilitazione nobile a tutela del bene pubblico?” si chiedono contrariati.
Siamo profondamente indignati che, con l’approssimarsi della stagione estiva, a concrete prese di posizione volte alla salvaguardia del bene comune costituito dalla montagna, si antepongano divisioni di parte. Il bene comune -continua – merita di essere difeso al di là delle contrapposizioni e con una volontà univoca e resa più forte da un’ampia condivisione dell’impegno sia da parte dell’amministrazione (per quanto di sua competenza) sia da parte del consiglio come azione di indirizzo.”
“Noi continueremo, nella nostra azione di salvaguardia e difesa della montagna quale ecosistema irrinunciabile, a richiamare le istituzioni, a tutti i livelli, alle loro responsabilità nella prevenzione degli incendi boschivi. E continueremo anche a denunciare con fermezza il sonno delle coscienze dei cittadini e a richiedere che l’Amministrazione rispetti in tempi rapidi gli impegni già assunti in più di un’adunanza pubblica. Se la montagna dovesse subire nuove devastazioni, – concludono – nessuno cerchi alibi: le misure preventive ci sono, basta solo la volontà politica di applicarle per tempo”.

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Emanuel Butticè. Castellammarese classe 1991, giornalista pubblicista. Laureato in Scienze della Comunicazione per i Media e le Istituzioni all’Università degli Studi di Palermo con una tesi sul rapporto tra “mafia e Chiesa”. Ama viaggiare ma resta aggrappato alla Sicilia con le unghie e con i denti perché convinto che sia più coraggioso restare.