ALCAMO. Si è svolto ieri l’archeo-trekking contro la violenza sulle donne organizzato da Libera Alcamo, il Centro Antiviolenza “Le Pleiadi” di Alcamo e il Centro Educazione alla Terra Vivi il Bosco (Cet). Nella giornata della donna, quello di ieri è stato un modo diverso per ricordare simbolicamente oltre le vittime di violenze anche i due carabinieri Carmine Apuzzo e Salvatore Falcetta, vittime della strage della casermetta di Alcamo Marina, da cui prende il nome il presidio di Libera Alcamo.
I partecipanti, circa una trentina, sono partiti dal ristorante la “Funtanazza”, passando per i sentieri resi sicuri dai volontari del Cet, fino a raggiungere la vetta del Monte Bonifato; fermandosi per una sosta alla chiesa della Madonna dell’Alto e al castello dei Ventimiglia, a circa 825 metri di altezza, con una vista mozzafiato sul golfo di Castellammare. Sotto la guida esperta di un’archeologa e dei volontari del Cet, il referente di Libera Alcamo Marcello Contento e il responsabile del Centro Antiviolenza di Alcamo Simona De Simone, hanno piantumato, a pochi passi dal sito archeologico, un albero in ricordo di tutte le vittime delle violenze. Una giornata diversa e un modo alternativo per stare insieme nella “giornata internazionale della donna”, immersi nel verde del Bosco D’Alcamo, ancora poco valorizzato dagli alcamesi, che mostra ancora le ferite dei violenti incendi degli anni scorsi.